03-05-2014
La Johnson & Johnson, nota multinazionale che produce farmaci, apparecchiature mediche e prodotti per la cura personale, ammette di pagare medici affinchè promuovano i propri prodotti durante le conversazioni coi pazienti. Lo rende noto il Wall Street Journal, rivelando che l'azienda ha pubblicato sul proprio sito i dati relativi agli investimenti destinati a questo 'tipo' di marketing. Non si tratta, come era sembrato in un primo momento, di un atto di 'trasparenza' volontario. Johnson & Johnson infatti ha convenuto di rendere pubblici questi dati in accordo con il governo americano a parziale risarcimento di una frode quantificata in 2,3 miliardi di dollari (frode legata a prescrizioni forzate di farmaci non idonei o non autorizzati dalla FDA).
Al momento non è ancora noto l'ammontare complessivo delle 'donazioni' effettuate al corpo medico sebbene si parli di cifre tra i 20 e i 25 mila dollari per medico al trimestre. Purtroppo niente di nuovo sotto il sole, l'avidità e gli interessi economici impongono la loro 'legge' anche in ambiti in cui i valori guida dovrebbero rimanere integri.