16-01-2015
Sono sempre più diffusi i bicchieri e i piatti in polistirene (o polistirolo) utilizzati per mantenere caldi, o freddi, i cibi e le bevande. Sono utilizzati in particolare per i piatti d’asporto, ma anche da molti fast-food, bar, ristoranti self-service e così via. Sono considerati pratici e comodi ma, a fronte di questo vantaggio pratico, potrebbero esserci dei seri rischi per la salute: un avvertimento che arriva dal Consiglio Nazionale delle Ricerche Usa che, lo scorso lunedì, ha ribadito che lo stirene può provocare il cancro nelle persone. Lo stirene, per chi non lo sapesse, è l’elemento chimico chiave nella produzione di tazze, bicchieri e piatti di questo genere. Pur avendo preso atto della possibile evidenza che questa sostanza sia potenzialmente cancerogena, gli esperti del CNR mettono le mani avanti, sostenendo che nonostante si possa «ragionevolmente prevedere che sia cancerogeno per l’essere umano», sono necessari ulteriori approfondimenti. «Penso che sia importante tenere a mente che questa è una valutazione del pericolo – sottolinea la dott.ssa Jane Henney, che ha presieduto il comitato di esperti del Consiglio di ricerca – Il nostro rapporto dice che questa sostanza chimica potrebbe essere un problema, ma una completa valutazione del rischio in base alla dose, all’esposizione, alla quantificazione e l’ulteriore caratterizzazione del rischio, dovrebbe essere fatta prima di pensare a una regolamentazione in questo settore».
Se dunque vi è una spiegazione scientifica che suggerisce la potenziale cancerogenicità dello stirene, per contro, gli esperti ritengono vi possano anche essere «spiegazioni alternative, come la casualità, distorsioni o fattori confondenti». Gli esperti, quindi, non si sbilanciano più di troppo: ammettono che questa sostanza possa essere potenzialmente cancerogena, ma che non si è sicuri di ciò. Forse, come spesso accade, si aspetta che scoppi un altro caso “amianto”, prima di decidersi a fare qualcosa. Secondo altri esperti invece – specie oncologi – lo stirene è un perturbatore endocrino, ossia un elemento che interferisce con il sistema ormonale, imita gli estrogeni e promuove la crescita dei tumori. In definitiva, gli esperti non negano che lo stirene possa essere cancerogeno, ma nemmeno affermano che sia così.