I FARMACI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI FRATTURE NEGLI ANZIANI.

30-01-2015

L'assunzione di farmaci ipnotici per il trattamento dell'insonnia e degli antidepressivi SSRI (inibitori della ricaptazione della serotonina) aumenta la probabilità di una frattura nei soggetti anziani. A dirlo è una ricerca presentata nel corso del congresso annuale dell'American Society for Bone and Mineral Research. L'autore dell'analisi, Daniel Sundh dell'Università di Goteborg, spiega: “mentre il FRAX (uno strumento ampiamente utilizzato per prevedere il rischio di fratture) tiene conto solo dell'uso dei glucocorticoidi orali come farmaci rischiosi, i risultati dello studio suggeriscono l'importanza di considerare anche l’utilizzo, da parte del paziente, di farmaci di queste due altre classi. I nostri risultati indicano che l'uso di questi farmaci aumenta il rischio di fratture a causa di un aumento della suscettibilità alle cadute. Tenere conto di questo rischio potrebbe migliorare la previsione di frattura nelle donne e negli uomini anziani".
Lo studio, realizzato grazie a un archivio di oltre 128 mila anziani, ha permesso di valutare l'incidenza delle lesioni dovute a cadute e delle fratture osteoporotiche e all'anca. Dai risultati è emerso che 15.299 pazienti hanno accusato lesioni dovute a cadute, 6.730 fratture osteoporotiche e 2.557 fratture all'anca. Il 17,4 per cento del campione totale assumeva gli antidepressivi e il 19 per cento i farmaci ipnotici. Le differenze statistiche fra anziani che assumevano questi farmaci e quelli che non lo facevano rispetto alle lesioni subite erano significative: 50,7% nei soggetti che assumevano SSRI contro 38,8% in quelli che non ne facevano uso e 45% tra gli utilizzatori degli ipnotici contro 40% nei non utilizzatori.
Risultati simili sono emersi anche per quanto riguarda le fratture legate all'osteoporosi: 22,4% tra gli utilizzatori SSRI contro 15,2% tra i non utilizzatori e 19,5% tra gli utilizzatori degli ipnotici contro 15,7% nei non utilizzatori; e per quelle all’anca: 2,3% tra coloro che assumevano SSRI contro 1,9% in coloro che non li utilizzavano e 2,2% per gli utilizzatori di ipnotici contro 1,9% nei non utilizzatori. "Abbiamo scoperto che sia gli SSRI sia gli ipnotici sono associati a un aumento del rischio di lesioni correlate alle cadute, di fratture all’anca e di osteoporosi e che l'aumento del rischio di fratture associato all'uso di SSRI o ipnotici è indipendente da molti dei fattori di rischio considerati nel FRAX”, ha concluso il dott. Sundh.

 

http://www.medscape.com/viewarticle/832051

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