02-02-2015
Una placca dentale che interessi da tempo denti e gengive può essere causa di un aumentato rischio di morte prematura per cancro. La placca che attecchisce su denti e gengive non solo è brutta dal lato estetico ma a quanto sembra è anche assai dannosa per la salute, tanto che pare aumentare le probabilità di morire prematuramente per cancro secondo un nuovo studio osservazionale pubblicato sulla versione online del BMJ, il prestigioso British Medical Journal. A condurre lo studio è stato un team di ricercatori svedesi, tra cui la dottoressa Birgitta Söder del Karolinska Institutet, insieme a Maha Yakob, Jukka H Meurman, Leif C Andersson e Per-Östen Söder, i quali hanno svelato il lato nascosto della placca dentale. Questa sorta di pellicola formata da batteri, tende a ricoprire non solo i denti stessi ma si inserisce anche tra gli spazi e attorno alle gengive. È spesso causa di carie, arrossamenti e infiammazioni gengivali. In alcuni casi si può sviluppare la piorrea che è causa della caduta precoce del denti. Ciò che tuttavia non si era mai preso in considerazione è che la placca potesse avere implicazioni che vanno ben al di là della bocca e dei denti. Gli scienziati hanno così monitorato per un periodo di 24 anni la salute di 1.400 adulti svedesi, selezionati a caso. All’inizio dello studio, nel 1985, i partecipanti avevano un’età compresa tra i 30 e i 40 anni e sono stati oggetto di analisi e interviste per valutare lo stile di vita, la salute e i fattori di rischio per il cancro come il vizio del fumo e altri ancora. Fase importante è stata la valutazione della salute della bocca con il prendere in considerazione i livelli di placca presenti, le eventuali infiammazioni o infezioni, lo stato dei denti e il numero attuale, gli eventuali disturbi gengivali. In questa prima fase si è scoperto che i partecipanti, pur non essendo interessati da malattie parodontali conclamate, presentavano livelli significativi di placca dentale. Lo studio è proseguito fino al 2009, anno in cui si sono tirare le somme. Durante questo periodo di tempo 58 persone sono decedute per cancro, di cui circa un terzo erano donne (il 35,6%). L’età media del decesso era 61 anni per le donne e 60 per gli uomini – un dato interessante per i ricercatori in quanto ci si aspettava che le donne vivessero in media circa 13 anni in più, mentre gli uomini circa 8,5 anni in più. A motivo di ciò queste morti sono state considerate premature. Il motivo principale di morte per le donne era attribuito al cancro del seno. Per quanto riguardava gli uomini, le morti erano da attribuire a diversi tipi di cancro.
Dopo aver stabilito l’età e le cause di morte è stata la volta del raffronto con la presenza di placca dentale nella bocca dei partecipanti. La misura, valutata con un indice di placca dentale (IPD), è stata trovata significativamente più alta in coloro che erano morti durante il periodo di osservazione, rispetto a coloro che erano sopravvissuti. I valori stimati erano di 0,84-0,91, e suggerivano che sia l’area dei denti che l’area gengivale erano ricoperte da placca. Per differenza, i valori di placca misurati tra i sopravvissuti erano decisamente inferiori e andavano da 0,66 a 0,67 – una misura che restava costante nel tempo. Questi valori davano l’idea che la placca ricopriva denti e gengive solo parzialmente. I dati sono infine stati confermati anche dopo aver aggiustato i valori considerando i fattori di rischio come l’età, il sesso di appartenenza, il fumo, l’abitudine alla cura dei denti e alle visite odontoiatriche e così via. A fronte di questi valori, e dopo aver valutato i possibili fattori confondenti, il rischio di morte precoce dovuta a cancro restava molto alto quando vi era una significativa presenza di placca dentale. Questa aumentava del 79% il rischio, sebbene il rischio assoluto di morte prematura fosse basso, con solo 58 dei 1.390 partecipanti che sono morti dopo 24 anni. «La nostra ipotesi di studio è stata confermata dalla constatazione che una scarsa igiene della bocca, che si riflette nella quantità di placca dentale presente, è stato associato ad aumento della mortalità per cancro. Sono necessari ulteriori studi per determinare se non vi è alcun elemento causale nella associazione osservata», concludono i ricercatori. A scanso di equivoci, e anche se non se ne fa una questione estetica, ecco un buon motivo per curare meglio l’igiene della bocca.