LA SINDROME DEL TOUCHSCREEN.

24-02-2015

Sono sempre più diffusi smartphone e tablet, ma anche computer, che utilizzano tastiere touchscreen (o touch-screen). Di conseguenza, sono sempre più le persone che digitano – spesso tutto il giorno – su questi apparecchi. Le tastiere virtuali retroilluminate, però, hanno il loro lato oscuro: oltre ai possibili danni alla vista, possono causare seri e cronici problemi alla spalla. I danni alla salute della spalla sono stati evidenziati da un piccolo studio pubblicato su Applied Ergonomics, in cui il dott. Jeong Ho Kim e colleghi della Northern Illinois University di DeKalb, hanno confrontato l’impatto muscolo-scheletrico di tre tipi di tastiere. I risultati hanno rivelato che la tastiera virtuale, o touchscreen, ha un impatto maggiormente negativo. Uno dei motivi, a detta dei ricercatori, è che questo tipo di tastiere mancano di un meccanismo di feedback che indica quando un tasto è stato premuto. Questo richiede meno forza nella battitura e meno attività muscolare delle dita rispetto alle tastiere tradizionali. In più, gli utilizzatori di smartphone e tablet devono prestare maggiore attenzione a dove e cosa premono durante la digitazione, per evitare di “tappare” (dal gergo “tap”) su un tasto sbagliato. Tutto questo può portare a una situazione di carico statico prolungato nelle spalle, che è una forma di sforzo muscolare causato dal non muovere la spalla, che ha un impatto piuttosto negativo.
Per arrivare a scoprire se le tastiere touchscreen fanno male alle spalle i ricercatori hanno reclutato 19 utilizzatori di tastiere virtuali, di cui dieci uomini e nove donne, con un’età media di 25 anni. I partecipanti sono stati invitati a tipizzare dei passaggi tratti dalle fiabe dei fratelli Grimm in una serie di test della durata di cinque minuti ciascuno. Le tastiere erano di tre tipi diversi: tastiere touch-screen e tastiere tradizionali di computer desktop e notebook. I diversi test sono stati eseguiti due volte su ogni tastiera, mentre una piastra posta al di sotto misurava la forza della pressione. Durante le prove è stata anche registrata l’attività muscolare per mezzo di elettrodi posti negli avambracci e nelle spalle. I risultati delle misurazioni nelle diverse prove hanno mostrato che la velocità di battitura media sulle tastiere desktop e notebook era di 63 parole al minuto, rispetto alle 25 parole sul touchscreen. Anche la precisione di battitura è stata superiore sulle tastiere convenzionali, rispetto alle touch-screen. Come previsto, l’attività muscolare negli avambracci era più bassa quando i soggetti digitavano su una tastiera virtuale. Per contro, era più alta nei muscoli trapezio che sostengono le spalle e le braccia, e si trovano nella parte superiore della schiena. Secondo i ricercatori, questo fenomeno può essere dovuto alla posizione di mano e avambraccio che restano “sospesi” durante la digitazione. Sebbene le differenze misurate nell’attività del trapezio fossero piccole, questo potrebbero fare invece la differenza quando si accumulino nel tempo. Il risultato può dunque essere una cronicizzazione di problemi alla spalla che si possono mostrare con rigidità, indolenzimento, dolore e così via.

 

http://www.niutoday.info/2014/10/30/niu-researcher-prolonged-tablet-typing-may-lead-to-shoulder-problems/

http://www.dailymail.co.uk/health/article-2848190/Study-finds-type-tablet-computers-face-muscle-problems-shoulder-strain.html

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