02-03-2015
Una corretta alimentazione aiuta a ridurre il rischio di ipertensione, ma cosa significa in termini pratici? Secondo un nuovo studio pubblicato sull'American Journal of Hypertension da Justin Buendia e colleghi della School of Medicine di Boston tra gli alimenti che non dovrebbero mancare ci sono quelli ricchi di proteine. Aumentare il consumo di questi nutrienti corrisponde infatti ad avere una pressione più bassa rispetto alle persone che ne introducono quantità minori. In particolare, garantirsene circa 102 grammi al giorno significa correre un rischio di ipertensione inferiore del 40% rispetto a quello di chi ne mangia circa 58 grammi al giorno.
Per arrivare a questa conclusione Buendia e colleghi hanno monitorato per circa 11,3 anni la pressione dei 1.361 partecipanti. Le analisi condotte hanno svelato anche un altro dettaglio: abbinare al consumo di proteine quello di fibre potenzia i benefici dei cibi proteici, riducendo il rischio di avere la pressione alta addirittura del 51%. Nel caso delle proteine i benefici potrebbero essere dovuti a un effetto diretto di aminoacidi come l'arginina sulla dilatazione dei vasi sanguigni, mentre le fibre oltre a migliorare la funzionalità dei vasi sanguigni potrebbero agire riducendo il rischio di resistenza all'insulina. Infine, Buendia non esclude che ad entrare in gioco possa essere il senso di sazietà associato al consumo di proteine, effetto che potrebbe avere conseguenze metaboliche come la riduzione della pressione. Il consiglio del ricercatore è aumentare il consumo di proteine sfruttando tutte le possibili fonti, da quelle animali come latte e derivati, uova e carne a quelle fonti vegetali come legumi, frutta secca, cereali e verdure. Il momento migliore per mangiarli non esiste: anche la colazione o uno spuntino possono essere una buona occasione.
http://ajh.oxfordjournals.org/content/early/2014/09/12/ajh.hpu157.abstract