02-03-2015
Avanti tutta con umidificatori e vaporizzatori per prevenire il diffondersi dell´influenza: un nuovo studio americano, pubblicato sulla prestigiosa rivista Pnas, rivela come i virus della malattia stagionale prosperino nell´aria secca ed abbiano invece difficoltà ad attecchire in un´atmosfera con umidità assoluta. La chiave di volta per combattere l´influenza è dunque mantenere nell´aria buoni livelli di “umidità assoluta”: ben diversa dall´umidità relativa, dipende dalla misurazione dei tassi di acqua nell´aria completamente a prescindere dalla temperatura atmosferica e dell´ambiente. “Lo studio spiega finalmente con chiarezza al pubblico perché l´influenza si diffonda d´inverno quando l´aria è secca persino quando si ritiene da averla umidificata a dovere”, ha osservato Jeffrey Shaman della Oregon State University (Usa), autore del rapporto e specialista delle correlazioni tra clima e malattie.
Secondo le analisi di Shaman - che ha esaminato i dati di studi precedenti della Mount Sinai School of Medicine di New York appunto sul collegamento tra umidità e influenza - bassi livelli di umidità assoluta spiegherebbero il 50% dei casi di trasmissione del virus dell´influenza e sarebbero responsabili nel 90% dei casi della sopravvivenza del virus. “In una tipica giornata estiva - ha aggiunto Shaman - i vapori di umidità nell´aria possono essere addirittura quattro volte superiori a quelli di una giornata invernale, sia in ambienti esterni che interni, ed ecco perché le epidemie della malattia tendono ad esplodere in inverno”.