10-03-2015
I decessi più devastanti per cancro mammario si presentano fra l’età dai 30 ai 50 anni. Fortunatamente, oggi, ci sono maggiori opzioni disponibili per contribuire a rilevare il cancro mammario che nelle decadi passate. Purtroppo, l’educazione e la consapevolezza di esse nonché la loro efficacia nel rilevare il cancro sono senza dubbio carenti. Nella prima parte dell’articolo che ho valutato, “Beyond Mammography”, il Dott. Len Saputo esplora gli ultimi risultati sull’efficacia e le imperfezioni di vari metodi di rilevazione impiegati dalla Comunità medica, compreso la mammografia, gli esami clinici al seno, gli ultrasuoni e, a un grado inferiore, la risonanza magnetica (MRI) e la PET. La seconda parte va oltre la mammografia, esplorando uno strumento molto avanzato ma mal considerato per la rilevazione del cancro mammario: la termografia.
La termografia mammaria, che viene fatta grazie a un dispositivo d’esplorazione sensibile al calore per rilevare le variazioni di temperatura nel tessuto mammario, è conosciuta sin dagli anni 60. Tuttavia, i dispositivi d’esplorazione infrarossi inizialmente non erano molto sensibili e sono stati esaminati insufficientemente prima di essere utilizzati nella pratica clinica, con conseguenti casi mal diagnosticati. La termografia mammaria moderna vanta una tecnologia notevolmente migliorata e una ricerca clinica scientifica più vasta. L’articolo infatti, riferisce i dati e la ricerca su più di 300.000 donne che sono state esaminate usando tale tecnologia. Unito ai successi nella rilevazione del cancro mammario con esattezza maggiore di altri metodi, la tecnologia sta guadagnando terreno lentamente fra i professionisti più progressivi. Il Dott. Len Saputo è laureato alla Duke University Medical School ed è il fondatore e direttore dell’Health Medicine Forum, che ha ospitato e moderato oltre 350 eventi. È inoltre il Co-fondatore e direttore medico dell’Health Medicine Institute and Health Medicine Center.