17-03-2015
Soltanto poco più di un mese fa era stato pubblicato sulla rivista scientifica Obstetrics & Gynecology uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della Malaysia in cui si suggeriva come l’avere un rapporto sessuale completo durante il nono mese di gravidanza potesse favorire il travaglio, facilitando il parto. Oggi, gli stessi ricercatori coordinati dal dottor Tan Peng Chiong, ginecologo dell’Università di Malaya, hanno scoperto che non vi sono evidenze per cui avere rapporti sessuali dopo la 36ma settimana di gravidanza possa indurre il travaglio, facilitando un puntale parto tra la 39ma e la 41ma settimana. Non sono dunque state riscontrate differenze significative nei tempi di parto tra le donne che avevano avuto rapporti sessuali dopo la 36ma settimana di gestazione e chi non aveva avuto rapporti. «Siamo un po’ delusi dal non aver trovato una associazione – ha commentato Peng Chiong nel comunicato Malaya – Sarebbe stato bello per le coppie avere qualcosa di sicuro, efficace e forse anche divertente che potevano utilizzare per indurre il travaglio un po’ prima, se l’avessero desiderato».
Questo studio, come i precedenti lavori del dottor Peng Chiong e colleghi, e altri, partivano dal presupposto che avere rapporti sessuali poco prima del parto potrebbe indurre il travaglio per diversi motivi, tra cui la presenza di una sostanza simile alla prostaglandina contenuta nello sperma maschile che si ritiene possa favorire il travaglio – la prostaglandina è infatti spesso utilizzata proprio a questo scopo. Allo stesso modo, la stimolazione dei genitali e altre zone erogene e il raggiungimento dell’orgasmo possono innescare le contrazioni dell’utero. Tuttavia, i risultati di questo nuovo studio – pubblicati sempre su Obstetrics & Gynecology – pare smentiscano questa possibilità. Sono oltre 1.100 le donne incinte inviate a partecipare allo studio. Tutte erano tra la 35ma e al 38ma settimana di gravidanza e non avevano avuto rapporti sessuali nelle 6 settimane precedenti. Le partecipanti sono state suddivise a caso in due gruppi. Le appartenenti al primo gruppo sono state consigliate da un medico ad avere rapporti sessuali durante queste ultime settimane di gravidanza, se volevano accelerare l’avvio del travaglio e facilitare il parto. Alle appartenenti al secondo gruppo, il medico ha detto che, sebbene il sesso durante l’ultima fase della gravidanza fosse sicuro, non se ne conoscevano gli effetti sul travaglio.
Le volontarie sono poi state seguite per monitorare l’andamento della gravidanza fino al parto e se avevano avuto necessità di un intervento medico per favorire il travaglio. Dopo di che, i ricercatori hanno raccolto i dati relativi ai rapporti sessuali avuti dalle donne partecipanti allo studio. Hanno così potuto scoprire che circa l’85% delle appartenenti al primo gruppo avevano seguito i consigli del medico e avevano avuto rapporti sessuali; le appartenenti al secondo gruppo tuttavia non sono state da meno e nell’80% dei casi avevano anch’esse avuto rapporti sessuali. Le uniche differenze erano nella frequenza: le appartenenti al primo gruppo lo avevano fatto in media tre volte a settimana contro le due dell’altro gruppo. Infine, analizzando l’induzione del travaglio, si è scoperto che la differenza tra i due gruppi era minima: 22% per le appartenenti al primo gruppo e 20,8% per quelle del secondo gruppo, per cui i ricercatori ritengono che non sia statisticamente significativa – e la poca differenza in favore del primo gruppo potrebbe essere dovuta al caso. In conclusione, i ricercatori ritengono che sebbene il sesso nell’ultimo mese di gravidanza sia sicuro, e anche piacevole, questo pare non induca più facilmente il travaglio. Tuttavia, se questo avviene ed è voluto dalla madre, ben venga.
http://www.huffingtonpost.com/2012/11/22/sex-bringing-on-labor-study_n_2174593.html