26-03-2015
Mangiare cibo spazzatura senza aumentare di peso. Un sogno per molti, che potrebbe tradursi in realtà secondo alcuni ricercatori svedesi della Lund University. Secondo gli scienziati sfruttando l’azione garantita da una specie di bacche simili ai mirtilli rossi, il lingonberry o cowberry (nome scientifico Vaccinium vitis-idaea), l’organismo riuscirebbe in sostanza ad azzerare gli effetti negativi di una dieta ricca di grassi. L’azione offerta dai lingonberry contribuisce a detta dei ricercatori a regolare l’assunzione di grassi, oltre ad intervenire nella regolazione del livello glicemico nel sangue e ridurre il colesterolo cattivo. Proprio come avviene per le bacche di goji. Durante lo studio, condotto su topi da laboratorio, le cavie sono state suddivise in differenti gruppi a seconda dell’alimentazione seguita: povera di grassi o ad alto contenuto di grassi, ma integrata con varie tipologie di frutti di bosco tra i quali mirtilli rossi, lingonberries, bacche di açai, mirtilli neri e lamponi.
Al termine dello studio dai risultati delle analisi è emerso, spiegano i ricercatori, come i valori del sangue (colesterolo, glicemia ecc.) e il peso corporeo dei topi che si erano alimentati con una dieta ad alto contenuto di grassi arricchita con lingonberries, erano simili a quelli delle cavie sottoposte a regime dietetico povero di grassi. Dati che non si tradurrebbero necessariamente in un analogo meccanismo di difesa dal cibo spazzatura nell’uomo secondo la Dr.ssa Lovisa Heyman, dottoranda in Scienze Mediche Sperimentali. Un avvertimento in particolare lo rivolge a chi potrebbe vedere nei risultati della ricerca una scusante per comportamenti alimentari poco salutari: “Mentre i risultati sui topi sono entusiasmanti, ciò non dovrebbe essere assolutamente interpretato come un via libera per un’alimentazione poco salutare purché integrata con lingonberries. Speriamo tuttavia di investigare sulla possibilità di inserire queste bacche come integrazione di una dieta che prevenga l’obesità umana”.
http://www.med.lu.se/english/news_archive/140127_lingonberries