26-03-2015
Gli scienziati che hanno speso decadi a ricercare gli effetti della caffeina, hanno dichiarato che un ammasso di bevande energetiche a base di caffeina ora sul mercato, dovrebbero essere munite di etichette esplicative per le dosi di caffeina e avvertire sui potenziali rischi per la salute dei consumatori. Alcune bevande energetiche contengono caffeina equivalente a quella di 14 lattine di Coca-Cola, tuttavia spesso non sono dichiarati i quantitativi e poche etichette contengono avvertimenti circa i rischi potenziali per la salute da intossicazione di caffeina. L’intossicazione da caffeina è contrassegnata da nervosismo, ansia, insonnia, disturbi gastrointestinali, tremiti, battiti cardiaci veloci (tachicardia), agitazione psicomotoria e, in casi rari, morte. Una normale bevanda tipo cola contiene circa 35 milligrammi di caffeina e una tazza di caffè (americano) ne ha 80 – 150 milligrammi. Ma poiché molte bevande energetiche sono vendute come “supplementi dietetici”, non viene applicato il limite che la FDA richiede per le bibite analcoliche. Il contenuto in caffeina delle bevande energetiche varia da 50 a più di 500 milligrammi.
COMMENTO
Se non avete mai sentito parlare di intossicazione da caffeina, non siete gli unici. Non se ne discute spesso, poichè la maggior parte della gente non consuma caffè o bibite in quantità sufficientemente alta per sperimentare una crisi acuta. Però, se considerate che alcune bevande energetiche contengono l’equivalente di quattro o cinque tazze di caffè in una lattina, vi rendete subito conto di come si può arrivare a consumare facilmente l’equivalente di decine di tazze di caffè in un periodo di tempo molto corto. Alcune bevande energetiche sono così ricche in caffeina che sono servite in porzioni molto limitate. Inutile dire che gli effetti del bere una bevanda energetica saranno simili a quelli di bere un buon quantitativo di caffè: una volta passato l’effetto stimolante si inizierà a diventare letargici e probabilmente sentire il desiderio smodato di bere un’altra lattina (o tazzina) per attivare ancora una volta il senso d’energia. Tutto ciò può trasformarsi in un circolo vizioso che non porterà a nulla di buono. Inoltre, un problema specificamente connesso alle bevande energetiche è che nessuno conosce realmente i veri effetti di queste bevande al contrario del caffè. Il caffè contiene certamente caffeina, ma non tutti quegli altri ingredienti artificiali e stimolanti energetici che contengono queste bevande.
Ingerire una combinazione di agenti multipli con un ipotetico effetto sinergico fra loro, può avere effetti notevolmente differenti rispetto a quelli di ogni singolo ingrediente. E la caffeina, da sola, già presenta notevoli svantaggi. Per esempio, bere caffè puro in maniera regolare può aumentare il vostro rischio di malattie mortali come il cancro dello stomaco e la leucemia. E, le donne in gravidanza non dovrebbero consumare per niente caffeina. C’è una notevole quantità di ricerca che dimostra chiaramente che aumenta il rischio di aborto spontaneo. La caffeina inoltre provoca altri problemi ben documentati. Ad esempio, può interferire con la capacità del vostro corpo di mantenere omocisteina e colesterolo nei limiti normali, molto probabilmente inibendo l’azione del folato e delle vitamine B12 e/o B6. Il caffè era già stato associato a un rischio aumentato di ictus e artrite reumatoide. È del tutto ovvio che i bambini non dovrebbero consumare mai questo genere di bevande, ma anche gli adulti dovrebbero farne a meno specialmente se:
• siete in gravidanza o allattamento;
• siete sensibile alla caffeina;
• soffrite da ansia;
• soffrite di ipertensione;
• soffrite di sindrome da fatica cronica;
• avete livelli di stress molto elevati;
• siete predisposti a malattie cardiovascolari;
• avete un qualche genere di disordine di coagulazione ematica.
I ricercatori hanno dichiarato che le bevande energetiche possono essere mortali se unite a stress o a pressione sanguigna elevata, poichè possono alterare la normale funzione dei vasi sanguigni e incrementare il rischio (trombi sanguigni) di ictus.