26-03-2015
Le donne sono state informate di smettere immediatamente di utilizzare la polvere di talco intorno ai genitali, perchè una nuova ricerca suggerisce che le particelle di talco possono arrivare alle ovaie ed innescare un processo infiammatorio che favorisce lo sviluppo di cellule tumorali. Gli studi precedenti avevano suscitato inquietudine riguardo al talco, ma gli ultimi risultati suggeriscono che le donne che lo usano hanno un 40% di probabilità in più di sviluppare cancro ovarico. Gli esperti hanno studiato più di 3.000 donne e scoperto che usare il talco soltanto una volta alla settimana aumenta il rischio di cancro ovarico del 36%. Il pericolo aumenta al 41% per quelle che applicano la polvere ogni giorno.
COMMENTO
La polvere di talco è composta da talco, un minerale trisilicato di magnesio che negli anni ‘70 aveva una cattiva reputazione poichè conteneva dell’asbesto (amianto) già noto cancerogeno. Dal 1973, tutti i prodotti di talco compreso la polvere per i bambini, la polvere per il corpo e quelle facciali dovevano per legge essere privi di asbesto, ma ciò non significa che il talco ora sia perfettamente sicuro. Parecchi studi hanno collegato la sua polvere al cancro ovarico e, visto che questo prodotto non è certamente necessario, mi sembra saggio escluderlo del tutto. Oltre a questo studio recente, che ha trovato un aumento del 36% di rischio di cancro ovarico nelle donne che lo usano una volta alla settimana, l’American Cancer Society segnala che:
• Uno studio pubblicato nel 1997 ha scoperto che le donne che usavano la polvere di talco applicata alla loro zona genitale esterna aveva un rischio maggiore del 50-90% di sviluppare cancro ovarico.
• Uno studio del 2000 ha trovato che l’uso di talco aumentava il rischio di un tipo di cancro ovarico, sieroso invasivo, del 40 per cento.
• Una meta-analisi del 2003 ha trovato un aumento del 33% di rischio di cancro ovarico fra gli utenti del talco.
Gravi danni polmonari e cancro sono stati segnalati inoltre fra i lavoratori che hanno respirato polvere di talco per un lungo periodo di tempo. Per questo motivo non si dovrebbe usare il talco sui bambini. Se un bambino inala la polvere di talco può causare serie complicazioni respiratorie, convulsioni e perfino la morte e la polvere può essere anche tossica se ingerita. Il talco è usato ampiamente nei cosmetici come agente anti-agglutinante e ammassante. Il database dell’Environmental Working Group’s Skin Deep segnala che è presente in migliaia di articoli da toeletta che variano dai cosmetici (fondo tinta, rossetto, abbronzanti e polveri per il viso) agli antitraspiranti e ai deodoranti. Il talco è aggiunto anche a molti alimenti come antiagglutinante. A quali tipi di alimenti è stato aggiunto? A più di quelli che potreste pensare (questa è soltanto una lista parziale):
• Cereali da prima colazione.
• Formaggio fuso, frutta e verdure.
• Dolcificanti da tavolo.
• Condimenti (aceto, senape, salse, condimenti).
• Prodotti da panetteria e caramelle.
• Sorbetti.
• Pudding e yogurt.
• Bevande energetiche.
• Prodotti industriali del riso.
Se volete evitare il talco, bisogna diventare esperti lettori delle etichette non soltanto quelle alimentari ma anche quelle della cosmesi. Cercate le parole talco, polvere di talco o H2Mg3(SiO3)4 negli ingredienti elencati.
http://cebp.aacrjournals.org/content/17/9/2436.short