26-03-2015
Anche solo un bicchiere di vino al giorno potrebbe aumentare il rischio di infarto e ictus. A sostenerlo uno studio condotto in Svezia dai ricercatori del Karolinska Institute e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology. Stando ai risultati ottenuti dai ricercatori anche un consumo moderato di vino potrebbe generare un fenomeno noto come fibrillazione atriale, uno dei fattori di rischio più elevato per lo sviluppo di patologie quali infarto, ictus e Alzheimer. Si tratta di una particolare forma di aritmia in grado di ridurre l’afflusso di sangue al cervello o favorire le placche nel sangue responsabili dell’insorgere della demenza. Secondo lo studio, condotto su 80.000 cittadini svedesi, anche un consumo moderato di vino o liquori porterebbe a un incremento della possibilità di manifestare la fibrillazione atriale. Un risultato che contraddice quindi alcuni studi precedenti secondo i quali un bicchiere di vino al giorno potrebbe essere considerato benefico.
Alla luce di questi ultimi risultati è opportuno bilanciare con attenzione, sostengono i ricercatori guidati dalla Prof.ssa Susanna Larsson, gli eventuali effetti benefici offerti dal vino con il rischio di sviluppare tale forma di aritmia cardiaca. Un legame tra consumo di vino e fibrillazione atriale che andrà approfondito in maniera ulteriore anche alla luce dei risultati evidenziati dai consumatori di birra. Quest’ultima non ha registrato a differenza dell’altra bevanda alcolica alcuna associazione al disturbo cardiaco. Una possibile risposta potrebbe trovarsi secondo loro nelle abitudini di consumo, che vedono la birra per lo più consumata tra venerdì e sabato mentre il vino a minori dosi più volte durante tutta la settimana.
http://www.sciencedaily.com/releases/2014/07/140714182402.htm
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0735109714025133