26-03-2015
Secondo una revisione della letteratura scientifica pubblicata, chi sostiene che i latticini a bassa percentuale di grassi o il calcio possono contribuire a far perdere il peso dice il falso. Nè i latticini in generale né il calcio promuovono la perdita del peso. Su 49 prove cliniche, 41 non hanno evidenziato effetti positivi sul peso sia dei latticini che del calcio; due hanno mostrato un aumento nel peso corporeo con un regime a base di latticini ed uno ha mostrato un incremento più lento di guadagno di peso. Soltanto cinque hanno evidenziato una perdita di peso. Un’associazione fra assunzione di calcio o latticini e perdita di peso è stata vista in alcuni studi “d’osservazione”, possibilmente dovuta ad altri fattori quali aumento dell’esercizio fisico, eliminazione di alimenti ipercalorici con poco valore nutritivo, o altri cambiamenti dietetici.
COMMENTO
Pubblicità fuorviante, o persino fraudolenta, per prodotti alimentari industriali ampiamente diffusi, che se così fosse potremmo vivere una vita sana mangiando McDonalds. D’altronde sono più di 30 anni che alla televisione vediamo quello che salta la staccionata perché ha un cuore sano grazie all’olio che assume nonostante la letteratura scientifica sia ricca di lavori che indicano che quell’olio favorisce le malattie cardiocircolatorie!
Ma ritorniamo di nuovo al latte. Non sono sorpreso per nulla che la scienza non sostenga i proclami che i latticini a bassa percentuale di grassi favoriscano la perdita di peso, per il semplice fatto che il peso deriva da sane abitudini alimentari. Purtroppo, tanta gente crede che i latticini pastorizzati a bassa percentuale di grassi siano buona parte di una dieta sana! Niente può essere così lontano dalla verità. Gli allevatori sanno bene che i maiali alimentati con latte scremato guadagnano peso facilmente, mentre i maiali alimentati con latte intero rimangono magri. Uno studio pubblicato nel 2005 negli Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine, ha dimostrato che questo paradosso è valido anche per gli esseri umani. Dopo aver seguito quasi 13.000 bambini (età 9-14 anni) per tre anni, si è visto che l’aumento di peso è stato associato all’assunzione di latte scremato a basso contenuto in grassi. Tuttavia, inoltre le conclusioni del lavoro dicevano che non era il grasso in sé la causa dell’aumento ponderale, ma piuttosto le calorie in eccesso.
Il latte intero da mucche allevate con erba è pieno di sostanze che il corpo umano necessita (buoni batteri, enzimi, grasso grezzo e l’antitumorale acido linoleico coniugato (CLA), mentre il latte pastorizzato è conosciuto come causa di un sacco di problemi di salute, che vanno dalle difficoltà digestive, all’autismo e diabete. Questi problemi, e quello ancora più comune dell’intolleranza al lattosio, non sono dovuti al latte, anche se è un alimento inadeguato per gli esseri umani (dopo tutto le società primitive hanno prosperato con diete a base di latte per un certo tempo) ma piuttosto, l’elaborazione di esso che ha trasformato il latte in qualcosa che il corpo non può usare in modo ottimale. Non è raro che negli individui che ritornano al latte intero spariscano molti dei loro problemi di salute, dalle allergie, alle difficoltà digestive, all’eczema. Tuttavia, le allergie al latte sono una problematica reale per molti, per cui, in questi casi, sarebbe meglio limitare o evitare persino il latte intero. Prima della pastorizzazione, il latte era una medicina! Attualmente non ne sentite parlare per nulla, ma all’inizio del 1900 il latte era realmente usato come medicina. “La cura del latte” del Dott. J.R. Crewe è stata usata alla clinica Mayo per trattare con successo:
• cancro;
• perdita del peso;
• malattie renali;
• allergie;
• problemi cutanei;
• problemi prostatici e dell’apparato urinario;
• affaticamento cronico e una miriade intera di altre circostanze croniche.
Naturalmente, l’unico latte disponibile allora era latte intero grezzo, ricco in grassi, da mucche alimentate al pascolo.
http://www.reuters.com/article/2008/05/14/us-dairy-weight-idUSCOL47199520080514
http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2008/06/07/don-t-be-misled-by-dairy-ads.aspx