30-03-2015
Da oggi chi non riesce a dimagrire potrà dare la colpa alla CO2 atmosferica. Un nuovo studio dell’Università di Copenaghen ha infatti ipotizzato che, oltre ai fattori già noti (alimentazione, abuso di bevande gassate ecc.) tra gli elementi che favoriscono l’obesità ci sia anche l’anidride carbonica. La causa di questo fenomeno sarebbe legata all’ormone orexina, che influenza, oltre al ritmo veglia-sonno, anche il dispendio energetico dell’organismo. In parole povere, respirando una maggiore quantità di CO2, il nostro sangue diventa più acido e questo fa aumentare l’appetito. Secondo i ricercatori, gli uomini con più anidride carbonica nel sangue hanno mangiato il 6% di cibo in più rispetto a quelli che hanno livelli ematici normali di CO2.
Gli studiosi sono giunti a questa conclusione dopo aver osservato il comportamento di sei cavie umane che sono state tenute in altrettante “stanze del clima”, ovvero ambienti con concentrazioni di CO2 via via crescente. Dopo essere stati chiusi all’interno delle stanze per 7 ore, agli uomini è stata data la possibilità di mangiare quanto volevano e si è visto che quelli con l’appetito maggiore erano proprio i volontari che erano stati rinchiusi nelle stanze del clima con più anidride carbonica. Essendo stata condotta su un campione di appena 6 individui, la ricerca non può considerarsi definitivamente attendibile, ma l’ipotesi avanzata dagli studiosi danesi è piuttosto intrigante, dal momento che, negli ultimi decenni, i livelli di CO2 atmosferica sono aumentati di pari passo con il tasso di obesità. Dare la colpa all’effetto serra, avvertono i ricercatori, non deve però diventare un alibi per rinunciare all’esercizio fisico. Anzi: se nuove ricerche dimostreranno il contributo della CO2 nell’obesità, l’importanza dell’allenamento diventerà ancora più evidente: “Quando fai esercizio, il tuo sangue circola meglio e consente di pompare fuori dal corpo una maggiore quantità di CO2” – ha dichiarato Lars-Georg Hersoug, uno dei ricercatori. “A questo punto la nostra ipotesi fornisce una prova ulteriore del fatto che l’esercizio fisico è sano”. Sempre per la stessa ragione, avvertono gli scienziati di Copenaghen, tenersi in allenamento potrebbe diventare ancora più necessario in futuro, quando, se le stime attuali dovessero essere confermate, la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera continuerà ad aumentare.