30-03-2015
Molte persone che bevono e mangiano cibo da lattine e bottiglie di plastica, potrebbero avere un impatto negativo sulla loro salute a causa della presenza in questi contenitori di bisfenolo A. Un nuovo studio riporta che lattine e bottiglie piene della sostanza chimica chiamata bisfenolo A, potrebbero causare un aumento della pressione sanguigna. Il bisfenolo A viene utilizzato come rivestimento interno delle lattine e può anche essere trovato in bottiglie di plastica, contenitori per alimenti, dischi ottici e otturazioni dentali. Si tratta di una sostanza chimica comune che secondo gli autori dello studio è presente in più del 95% della popolazione degli Stati Uniti. La ricerca, pubblicata sulla rivista Hypertension, è il seguito di un precedente lavoro che ha associando il BPA ai disturbi cardiovascolari, come la pressione alta e la variabilità della frequenza cardiaca. Ci sono anche prove che il bisfenolo A può filtrare nel cibo e bevande dal rivestimento dei contenitori. Un precedente studio randomizzato cross-over, ha dimostrato che mangiare zuppa in scatola per 5 giorni consecutivi, causa un aumento della concentrazione di BPA urinario di oltre il 1000%, rispetto al consumo di minestre a base di ingredienti freschi.
“Un aumento di 5 mmHg della pressione sanguigna sistolica, derivato dall’assunzione di due bibite in lattina, può causare problemi clinicamente significativi, in particolare nei pazienti con malattia cardiaca o ipertensione”, spiega l’autore dello studio Dr. Yun-Chul Hong della Seoul National University College of Medicine in Corea del Sud. “Un aumento di 20 mmHg della pressione sistolica raddoppia il rischio di malattie cardiovascolari”. Il dottor Sanghyuk Bae ha condotto un nuovo studio randomizzato cross-over, in cui i partecipanti hanno consumato bevande di soia sia da lattine che da bottiglie di vetro. Un totale di 60 partecipanti, tutti di età superiore ai 60 anni, sono stati reclutati da un centro della comunità locale. Dopo 2 ore dal consumo delle bevande, sono stati controllati i livelli di pressione sanguigna, variabilità della frequenza cardiaca e concentrazione dei livelli di BPA urinario. I partecipanti sono stati invitati a non mangiare o bere qualsiasi altro cibo per le 2 ore dopo aver bevuto le bevande di soia e per almeno 8 ore prima di ogni prova. I ricercatori hanno scelto la bevanda di soia per la sperimentazione, in quanto non contiene ingredienti noti per elevare la pressione sanguigna.
La concentrazione urinaria di BPA dei partecipanti allo studio, è salita fino a 1.600% a seguito del consumo di bevanda di soia in lattine, rispetto al consumo in bottiglie di vetro. La pressione sanguigna sistolica è aumentata di circa 4,5 mmHg dopo il consumo di due bevande in lattina, rispetto al consumo di due bevande in bottiglia di vetro. Non sono state osservate differenze statisticamente significative nella variabilità della frequenza cardiaca. Anche se lo studio dimostra l’effetto acuto dell’esposizione al BPA, gli autori fanno notare che l’associazione dell’esposizione al bisfenolo A ripetuta o cronica con malattie cardiovascolari, necessita ancora di un’ulteriore valutazione in uno studio longitudinale e con un campione più ampio. Il Dr. Hong raccomanda di evitare l’esposizione al BPA, ove possibile. “Suggerisco ai consumatori di cercare di mangiare cibi freschi o di consumare bevande contenute in bottiglia di vetro piuttosto che cibi in scatola e si spera che i produttori svilupperanno e utilizzeranno alternative sane al BPA, per il rivestimento interno dei contenitori “, conclude il ricercatore.
http://hyper.ahajournals.org/content/early/2014/12/08/HYPERTENSIONAHA.114.04261.short