10-04-2015
Gli individui che lamentano la patologia ossea chiamata osteoporosi, presentano una predisposizione maggiore ad avere la celiachia, un disturbo intestinale provocato da intolleranza alla farina di frumento (glutine). Il morbo celiaco rende i pazienti incapaci di assorbire certi nutrienti incluso calcio e vitamina D (entrambi essenziali per la salute delle ossa) favorendo quindi l’osteoporosi. I ricercatori hanno scoperto che, curando la celiachia con la dieta, l’osso torna ad essere normale. Lo studio è stato effettuato su 840 individui, 266 affetti da osteoporosi e 547 senza. Nove dei pazienti con osteoporosi avevano anche il morbo celiaco, rispetto ad un solo individuo nei sani. I risultati suggeriscono che il 3-4% degli individui con osteoporosi ha il morbo celiaco. Una dieta senza glutine migliora l’osteoporosi nei pazienti celiaci. Quando i pazienti con morbo celiaco e osteoporosi sono stati messi a dieta senza glutine per un anno, ci sono stati dei miglioramenti non solo nei sintomi gastrointestinali ma anche nella densità ossea. Il morbo celiaco è una reazione immunitaria alla porzione di glutine presente nel frumento. Esso inibisce l’assorbimento di vari nutrienti, che possono provocare malnutrizione e sintomi gastrointestinali. Molti pazienti lamentano perdita di peso e diarrea, sebbene spesso i sintomi siano così lievi da non rendersi conto nemmeno di avere questo problema. Questa patologia è trattata eliminando dalla dieta i cereali contenenti glutine. Nello studio, il 4,5% dei pazienti con osteoporosi presentava anche celiachia quelli senza osteoporosi solo lo 0,2%. I ricercatori affermano che questa incidenza è sufficientemente elevata per ricercare la presenza di celiachia in tutti i malati per osteoporosi.
COMMENTO
I cereali sono negativi per una problematica come l’osteoporosi non solo, come vedremo, per il glutine ma anche perché contengono delle sostanze che si chiamano fitati che hanno la caratteristica di legarsi ad alcuni minerali come calcio, magnesio e ferro provocandone la loro eliminazione attraverso l’apparato digerente. In passato, il morbo celiaco era considerato una malattia rara con un’incidenza di uno su 5.000 persone. 15 anni fa alcuni lavori hanno dimostrato che l’incidenza era salita a uno ogni 33 persone. La maggior parte della gente, non sa che esistono molte reazioni minori ai cereali contenenti glutine come il frumento, che possono arrecare disturbi alla salute. Questa reattività è chiamata “intolleranza subclinica al glutine”. E’ noto che molta gente presenta una specie di dipendenza nei confronti di pane, pasta, pizza e dolci e preferirebbe morire piuttosto che non mangiarli. E infatti è così. Molte persone muoiono a causa delle complicazioni provocate dalle disfunzione del metabolismo insulinico derivate dall’alimentarsi con i cereali. Chiunque avesse una tendenza a sviluppare una resistenza insulinica deve eliminare cereali e zuccheri dalla propria alimentazione. Indubbiamente quanto detto può suonare ridicolo specialmente a quelle persone che per la prima volta vengono a conoscenza di questi dati ma, una volta fatto il cambiamento entro breve saranno evidenti gli aspetti positivi e il senso di benessere tale che difficilmente si ritorna indietro. Per riuscire a mettere in pratica questo cambiamento è molto utile abituarsi anche a fare almeno mezz'ora al giorno di attività fisica possibilmente di tipo aerobico e supplementarsi con tutta una serie di nutrienti necessari per riutilizzare l’insulina appropriatamente.
http://news.wustl.edu/news/Pages/4830.aspx
http://www.sciencedaily.com/releases/2005/03/050308131921.htm
http://www.medicalnewstoday.com/releases/20501.php
http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2005/03/19/osteoporosis-wheat.aspx