10-04-2015
In accordo con i ricercatori dell’University of Maryland schools of medicine and pharmacy, l’uso di farmaci antipiretici come l’aspirina e il paracetamolo, possono prolungare l’influenza A ed eventuali altre infezioni virali. In una serie di studi sui vaccini condotti tra il 1978 e il 1987 all’University’s Center for Vaccine Development, a 54 volontari fu iniettato il virus dell’influenza A: 45 con S.sonnei, 21 con R. ricketsii. Durante questi studi, ad alcuni dei soggetti venne somministrata aspirina o paracetamolo per tamponare i sintomi febbrili. Lo studio corrente, ha comparato la durata della malattia negli individui che assunsero i farmaci rispetto a quelli che non li usarono, trovando in quelli con assunzione di farmaci un prolungamento medio della malattia di 3.5 giorni. Di media, i sintomi influenzali duravano 5.3 giorni nei partecipanti che non avevano assunto aspirina o paracetamolo, rispetto agli 8.8 negli individui che avevano assunto antipiretici. Questa analisi suggerisce che la terapia anti-febbre prolunga la malattia in individui affetti da influenza A, ma non nella shigellosi o febbre delle Montagne Rocciose, come dimostrato da Philip A. Mackowiak, uno dei principali ricercatori e capo del Medical Care Clinical Center, V.A. Maryland Health Care System e professore della School of Medicine. “La nostra ricerca suggerisce che la febbre può avere ruoli differenti nella risoluzione di infezioni batteriche e virali” dice Karen I. Plaisance, co-direttore dello studio. Perciò, le buone notizie indicano che i farmaci antipiretici fanno sentire la gente meglio quando hanno le infezioni. Le cattive notizie indicano che esse possono prolungare la patologia.
COMMENTO
E’ stupefacente vedere come sia stata fatta così poca ricerca nei confronti di un sintomo così basilare in risposta alle infezioni: la febbre. Poiché questo sintomo è l’espressione dei meccanismi alla base delle difese organiche, ovviamente non dovrebbe essere soppresso di primo acchitto. La febbre non è una malattia da combattere utilizzando i farmaci. E’ un segno indicativo della presenza di un’infezione molto utile per debellarla. La febbre va solo controllata affinché non esca dai parametri classici.
Piuttosto, è fondamentale utilizzare un approccio all’influenza mirato a mettere in condizioni l’organismo di debellarla con le proprie forze. Anche il vaccino non è la risposta, anzi, come dimostrato da numerosi lavori è negativo per la salute. Secondo il Center for Disease Control and Prevention (CDC: Weekly report: influenza summary update, week ending November 22, 2003–week 47) il vaccino antinfluenzale utilizzato nel 2003 negli Stati Uniti era del tutto privo di efficacia.
A seconda di come i dati sono stati analizzati, il vaccino ha dato una protezione che va dallo 0 al 14% dei partecipanti allo studio. Questo però è solo uno dei problemi legato all’uso del vaccino antinfluenzale in quanto esso contiene anche sostanze tossiche come mercurio e alluminio e molte persone sviluppano un’influenza subito dopo la sua somministrazione poiché tutto questo insieme di cose indebolisce le difese immunitarie rendendo l’individuo più predisposto alla malattia.
Ogni anno diverse centinaia di persone muoiono a causa del virus influenzale. Ciò non dipende dal fatto di non essersi sottoposti alla vaccinazione ma perché sono già malati e con un sistema immunitario compromesso da uno stile di vita sregolato. Quindi, il trattamento principale dell’influenza è la prevenzione correggendo stress, errori alimentari e cattive abitudini. Per ridurre notevolmente il rischio di contrarre l’influenza, si suggeriscono alcuni consigli da seguire:
1. Abolire lo zucchero: Lo zucchero diminuisce la funzione del sistema immunitario. E’ importante sapere che lo zucchero è presente in vari alimenti insospettabili come ad esempio il ketchup e i succhi di frutta.
2. Riposare sufficientemente: Se l’organismo è affaticato, difficilmente sarà in grado di combattere l’influenza. Un riposo regolare renderà l’organismo forte al punto da eliminare qualsiasi potenziale invasore.
3. Mangiare aglio regolarmente: L’aglio è un antibatterico, antivirale e antifungino naturale: è un alimento da assumere giornalmente. Per ottenere i benefici per la salute in modo ottimale, deve essere mangiato fresco in quanto i principi attivi (allicina) sono distrutti entro un’ora dalla pelatura. Per questo non sono consigliabili i supplementi in pillole.
4. Ridurre lo stress: Tutti, quotidianamente, dobbiamo fare i conti con lo stress, ma se esso supera certi limiti ridurrà notevolmente la capacità dell’organismo di combattere influenza e altre malattie. Si dice che il 90% delle malattie siano connesse con lo stress.
5. Esercizio fisico: Durante l’esercizio fisico, si incrementa la circolazione ed il sangue fluisce in tutto il corpo. I componenti del sistema immunitario circolano più facilmente con migliori possibilità di bloccare una qualsiasi patologia prima che si sviluppi troppo. L’esercizio rende il sistema immunitario più efficiente a bloccare virus e malattie.
6. Lavarsi le mani: Lavarsi le mani diminuisce le possibilità di diffondere un qualsiasi virus dal naso e dalla bocca ad altre persone. Non usare saponi antibatterici perché non necessari. I saponi antibatterici causano più problemi che benefici.
7. Integratori vitaminici e fitoterapici: Rinforzate naturalmente il vostro sistema immunitario, iniziando da Settembre, l’assunzione di integratori a base di vitamine C, D, selenio, uncaria, echinacea, rosa canina, astragalo e pau d’arco.
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1592/phco.20.19.1417.34865/abstract
http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2000/12/17/fever-flu.aspx