10-03-2015
Ma quale dulcis in fundo! Il dolce va mangiato prima di tutto il resto, come un antipasto. Lo dice uno studio dell'Imperial College di Londra pubblicato sul Journal of Clinical Investigation. Secondo i ricercatori inglesi questo semplice accorgimento aiuterebbe a mantenere la linea, oltre che a soddisfare le nostre voglie golose. Perché? Pare che il dolce - ma secondo gli scienziati anche i carboidrati complessi come la pasta e il riso - faciliti il senso di pienezza, inducendo il soggetto a mangiare meno per il resto del pranzo.
La chiave sarebbe in un enzima cerebrale denominato glucochinasi che registra di volta in volta la quantità di glucosio immessa nell'organismo. Di fronte a livelli troppo bassi, l'enzima lancia l'allarme e il cervello in sostanza ci “ordina” di procurarci altri zuccheri. Uno degli esperimenti effettuati su modello murino ha rivelato che l'aumento del livello di glucochinasi nel cervello dei ratti produceva una preferenza chiara per i cibi più dolci. I ratti sono stati lasciati a digiuno per 24 ore e i ricercatori hanno verificato un aumento considerevole della glucochinasi. Ciò potrebbe spiegare il motivo per cui alcune persone sembrano attratte in maniera irresistibile dai dolci mentre altri hanno un rapporto più equilibrato. Potrebbe dipendere, cioè, dai livelli di glucochinasi che ognuno di noi ha.
Secondo il coordinatore della ricerca James Gardiner, consumare un dolce prima di iniziare il pasto vero e proprio ha come effetto di raggiungere subito un livello di glucosio ritenuto sufficiente dal cervello, che quindi non comunicherà al corpo un senso di fame eccessivo. Ma il trucco è ancora più intelligente se al posto dei dolci utilizziamo pasta, riso o patate, tutti alimenti ricchi di glucosio che potrebbero svolgere la stessa funzione dei dolci con un minor introito di calorie e di grassi.