UNA LUCE BLU PER MANGIARE MENO.

23-04-2015

La visione di una luce tendente all'azzurro mentre si sta mangiando ha l'effetto di ridurre l'appetito di chi la osserva. A dirlo è un esperimento portato a termine da scienziati dell'Università dell'Arkansas, che ha dimostrato come l'appetito degli uomini – per le donne l'escamotage sembra non funzionare – si riduca sensibilmente con questo tipo di stimolazione luminosa. I ricercatori coordinati da Han-Seok Seo hanno pubblicato su Appetite un'analisi condotta su 112 soggetti – 62 maschi e 50 donne – lasciati a digiuno per una notte e ai quali è stata poi offerta la stessa colazione il mattino successivo, ovvero 2 omelettes al formaggio e prosciutto e 8 tortine. I soggetti erano distribuiti in tre stanze diverse illuminate rispettivamente con una luce bianca, una gialla e una blu. Al termine della colazione, i volontari dovevano compilare un questionario nel quale esprimere la loro soddisfazione in termini generali e di appetibilità dei singoli piatti. I medici hanno provveduto a pesare in maniera precisa i resti delle pietanze offerte a ognuno dei partecipanti. Riguardo la qualità del cibo, i giudizi non variavano a seconda del gruppo di appartenenza, mentre a variare era la quantità di cibo mangiata a seconda della stanza in cui i volontari avevano fatto colazione.
Nello specifico, chi aveva mangiato nella stanza illuminata di blu aveva mangiato molto meno rispetto alla media, anche se l'effetto era evidente solo per gli uomini. Il dott. Han-Seok Seo spiega le ragioni di questo fenomeno: “la colorazione bluastra che assume il cibo con questo tipo di illuminazione riesce a ridurne la quantità assunta ma non l’appetibilità perché nel cervello scatta un meccanismo che ha radici evolutive e insinua il dubbio inconscio che non si tratti di un alimento sano e commestibile. Ciò inibisce l’appetito e se ne mangia automaticamente di meno, anche se il suo aspetto è normale. È possibile che col tempo l’effetto si affievolisca per una sorta di abitudine recettoriale e il cervello capisca che si tratta solo di un fenomeno visivo, liberando l’appetito. Per il riconoscimento dei cibi la donna invece ha sviluppato soprattutto l’olfatto e quindi non risente allo stesso modo dello stimolo visivo e la colorazione azzurra è su di lei pressoché ininfluente. Peraltro il senso olfattivo dei maschi è meno sviluppato e quindi si basano di più sull’informazione visiva”.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25447013

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