GLI ESPERTI FINALMENTE ABBRACCIANO L’IPOTESI IGIENE?

01-05-2015

Le prove crescenti a sostegno dell’ipotesi igiene (la teoria che l’esposizione in età precoce a sporcizia e a germi programmi il sistema immunitario ad identificare le minacce) stanno conducendo i ricercatori a verificare rimedi basati su questa teoria. Questi nuovi metodi potrebbero avvantaggiare più di 50 milioni di persone con malattie allergiche. L’asma da sola causa 2 milioni di visite al pronto soccorso e 500.000 ospedalizzazioni ogni anno. Gli studi che verificano il potere curativo dell’ipotesi igiene includono una prova di sette anni che mette a contatto i bambini con arachidi per vedere se svilupperanno meno frequentemente allergie alle arachidi e uno studio simile che espone i bambini agli allergeni come le graminacee dispersi nell’aria. Un’altra ricerca comporta il tentativo “di riaddestrare” i sistemi immunitari degli adulti. Una strategia studiata è quella di generare una serie di stimoli che indurranno il sistema immunitario a trattare i potenziali allergeni allo stesso modo dei batteri, quindi impedendo gli attacchi allergici. Simili strategie potrebbero anche finalmente avvantaggiare coloro che soffrono di patologie autoimmuni, come il morbo di Crohn.
Bisogna capire che il mondo in cui viviamo oggi non è quello programmato per far vivere l’organismo umano. Siete stati impostati per avere un normale contatto con la sporcizia. Quando ciò si verifica, particolarmente da bambini, esso addestra il sistema immunitario a funzionare correttamente. Il sistema immunitario è composto da due sezioni principali che lavorano insieme per proteggerci. Una parte del sistema immunitario organizza globuli bianchi specializzati, denominati linfociti Th1, che attaccano le cellule infettate all’interno del corpo. Controbilanciandosi, un’altra sezione del sistema immunitario attacca ancora più precocemente gli intrusi. Essa produce gli anticorpi necessari per bloccare microbi pericolosi prima che invadano le cellule tissutali. Quest’ultima strategia utilizza una varietà differente di globuli bianchi, denominati linfociti Th2. Il sistema Th2 inoltre sembra regoli le risposte allergiche nei confronti di sostanze considerate estranee. Alla nascita, il sistema immunitario del neonato sembra contare soprattutto sul sistema Th2. Ma l’ipotesi igiene suggerisce che il sistema Th1 può diventare più forte soltanto se esercitato, sia combattendo le infezioni sia incontrando microbi inoffensivi sicuri. Senza tale stimolo, il sistema Th2 diventa dominante e il sistema immunitario tende a reagire più facilmente con risposte allergiche. Proprio per questo sarebbe indicato limitare al minimo l’uso di prodotti antibatterici e antibiotici e studiare a fondo i pro e contro dei vaccini prima di deciderne l’uso sui propri figli.

 

http://usatoday30.usatoday.com/news/health/2006-03-19-allergies-cover_x.htm

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