01-05-2015
Il più o meno sottile strato di grasso presente sotto pelle fornirebbe un ulteriore supporto per l’organismo in difesa dagli agenti patogeni esterni. A sostenerlo un gruppo di ricercatori dell’Università della California, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista Science. Grasso amico della salute quindi, grazie all’azione antimicrobica operata dagli adipociti. Non spetterebbe quindi soltanto alla pelle e alle cellule epiteliali l’azione protettiva dell’organismo nei confronti delle aggressioni esterne, ma anche al grasso sottocutaneo, e ai leucociti.
Come dimostrato dai ricercatori mediante studi condotti sui topi, l’esposizione degli animali a minaccia derivata da Stafilococco aureo ha portato in poche ore all’aumento delle dimensioni delle cellule grasse all’interno dell’area esposta. Ne è conseguita anche una maggiore produzione di AMP, peptide anti-microbi, la cui composizione annovera le molecole utilizzate dal sistema immunitario per la difesa dell’organismo. Come ha spiegato il Dr. Richard Gallo, a capo del gruppo di ricercatori impegnato nello studio: “Prima si pensava che una volta ‘rotta’ la barriera della pelle toccasse solo ai globuli bianchi proteggerci dalle infezioni. Ora abbiamo dimostrato che anche le cellule staminali del grasso sono responsabili delle nostre difese. Cosa finora sconosciuta. È la nostra prima linea di difesa naturale contro le infezioni. Gli AMP sono antichi a livello evolutivo e usati da tutti gli organismi viventi per proteggersi”.