L’IBUPROFENE UCCIDE MIGLIAIA DI PERSONE OGNI ANNO: QUAL E’ L’ALTERNATIVA?

06-05-2015

Un recente articolo di Reuters ha aperto con la seguente frase: "A lungo termine l'uso ad alte dosi di antidolorifici, come l'ibuprofene o il diclofenac, è pericoloso in termini di rischio di attacco di cuore, come l'uso del farmaco Vioxx, che è stato ritirato a causa dei suoi potenziali pericoli, hanno detto i ricercatori". Il ritiro nel 2004 del Vioxx, come si ricorderà, è avvenuto per i 30.000 casi di infarti e morti cardiache improvvise causati da questo farmaco tra il 1999-2003. Nonostante la ricerca scientifica aveva già accumulato nel 2000 un collegamento tra il Vioxx e maggiori attacchi di cuore e ictus, il produttore del farmaco, la multinazionale Merck, e la FDA, sono rimasti in silenzio mentre il bilancio delle vittime era in costante aumento. Il rapporto Reuters basato sulla nuova ricerca pubblicata su Lancet, indica che il rischio di infarto e di insufficienza cardiaca aumenta tra i pazienti che assumono i farmaci FANS.

PERCHE’ TANTE PERSONE ASSUMONO FARMACI FANS COME L’IBUPROFENE?

Il dolore e i livelli di infiammazione stanno rapidamente aumentando nel mondo industrializzato. Nella maggior parte dei casi siamo in grado di regolare le condizioni pro-infiammatorie sottostanti modificando la nostra alimentazione, riducendo lo stress e le esposizioni chimiche ambientali, ma sappiamo che questi approcci richiedono tempo, pazienza e disciplina. Per questi motivi la maggior parte delle persone che non vogliono aspettare assumono delle pillole per spegnere velocemente il dolore. Il problema di questo approccio è che, se lo facciamo abbastanza spesso, possiamo uccidere noi stessi insieme al dolore! L'ibuprofene è davvero un esempio perfetto. Come accennato in precedenza, questo derivato petrolchimico è stato collegato a un aumento significativo del rischio di attacco cardiaco e aumento della mortalità (se combinato con l'aspirina), e diversi effetti negativi sulla salute, tra cui:

- Anemia.
- Danni al DNA.
- Perdita dell'udito.
- Ipertensione arteriosa.
- Aumento della mortalità da influenza.
- Aborto Spontaneo.

L'ibuprofene non è l’unica sostanza che aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e/o mortalità. L'intera categoria di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sembra avere questo lato oscuro.
Allora, cosa si fa? Il dolore è dolore. Pertanto, trovare sollievo è una priorità assoluta. Ecco qualche ricerca che dimostra l’efficacia di alcune sostanze alternative all’ibuprofene, provenienti dal National Library of Medicine:

1. ZENZERO: Uno studio del 2009 ha dimostrato che l’assunzione di capsule a base di zenzero (250 mg quattro volte al giorno) erano efficaci quanto l’acido mefenamico e l’ibuprofene per alleviare nelle donne il dolore associato al ciclo mestruale (dismenorrea primaria).

2. ARNICA GEL: Uno studio del 2007 ha mostrato che il trattamento topico con arnica è stato efficace come l’ibuprofene per l'artrosi della mano, ma con minore incidenza di effetti collaterali.

3. Uno studio del 2011 condotto sugli animali, ha dimostrato che la combinazione di astaxantina, ginkgo biloba e vitamina C risulta efficace quanto, e in alcuni casi superiore, all’ibuprofene per ridurre l'asma associato all’infiammazione dell’apparato respiratorio.

4. SCUTELLARIA (BAICALINA): Uno studio del 2003 condotto sugli animali, ha dimostrato che un composto presente nella scutellaria, la baicalina, è più efficace dell’ibuprofene nel ridurre il dolore.

5. ACIDI GRASSI OMEGA-3: Uno studio umano del 2006 ha rilevato che gli acidi grassi omega-3 (1200-2400 mg al giorno) erano efficaci quanto l’ibuprofene nel ridurre il dolore dell'artrite, ma con il vantaggio di avere meno effetti collaterali.

6. GINSENG COREANO: Uno studio animale del 2008 ha dimostrato che il ginseng aveva effetti analgesici e antinfiammatori simili all’ibuprofene, consigliando l’utilizzo contro l’artrite reumatoide.

7. IPERICO: Uno studio del 2004 condotto sugli animali ha mostrato che l’erba di San Giovanni (iperico) era come analgesico, due volte più efficace dell’ibuprofene.

8. CILIEGIE E LAMPONI: Uno studio del 2001 ha dimostrato che gli antociani contenuti in lamponi e ciliegie erano efficaci quanto l’ibuprofene e il naprossene sodico nel sopprimere la cicloossigenasi 1 e 2, conosciuti come enzimi infiammatori.

9. BASILICO SANTO (OCIMUM SANCTUM): Uno studio del 2000 ha rilevato che il basilico santo contiene composti con attività antinfiammatoria paragonabile all’ibuprofene, naprossene e aspirina.

10. OLIO D’OLIVA (OLEOCANTALE): Un composto presente all'interno dell'olio di oliva, denominato oleocantale, ha dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie simili all’ibuprofene.

Naturalmente esistono tantissime altre sostanze che sono state studiate per le loro proprietà analgesiche e antinfiammatorie, oltre ad altri approcci, come quelli manuali a base di oli essenziali come i massaggi, che non richiedono l'ingestione di nulla. Quando decidiamo di prendere un'alternativa naturale all’ibuprofene, in realtà stiamo ancora pensando al modello medico allopatico, all’assunzione di qualsiasi cosa che funge da palliativo: sopprimere il sintomo e proseguire con le nostre attività quotidiane. Tutto questo è sbagliato, e in realtà, ci converrebbe guardare più in profondità per comprendere i veri motivi del nostro dolore e rimuoverne la causa. Questo richiede spesso un drammatico cambiamento del nostro stile di vita alimentare, soprattutto per quanto riguarda l’eliminazione di alimenti pro-infiammatori che la maggior parte degli occidentali portano ogni giorno a tavola, come grano, latticini e alcuni ortaggi appartenenti alla famiglia delle solanacee, come patate e melanzane.

 

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http://www.greenmedinfo.com/blog/ibuprofen-kills-more-pain-so-what-alternatives

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