08-05-2015
Le radiazioni dei telefoni cellulari sono troppo deboli per riscaldare il tessuto biologico o per rompere i legami chimici nelle cellule, ma le onde radio che emettono possono cambiare il comportamento delle cellule. Gli scienziati hanno esposto 10 donne volontarie a radiazioni di 900 megahertz dei telefoni GSM per simulare una telefonata lunga un’ora. Hanno selezionato 580 differenti proteine nelle cellule della loro pelle ed hanno trovato che i numeri di due proteine erano alterati in tutte le volontarie: una proteina era aumentata dell’89 per cento, l’altra diminuita del 32 per cento. Questo studio indica che anche senza il calore, i cambiamenti a livello molecolare avvengono in risposta all’esposizione alla frequenza delle radiazioni elettromagnetiche dei telefoni cellulari.
COMMENTO
Per la prima volta, i ricercatori sono in grado di indicare che durante l’esposizione alle onde radio come quelle del vostro telefono cellulare si verificano cambiamenti molecolari all’interno del corpo. Effetti simili in precedenza erano stati trovati in cellule coltivate, ma ora si è in grado di affermare che l’effetto sul corpo umano è identico. Qundi, che importanza fisiologica possono avere questi cambiamenti nelle proteine? Finora, nessuno lo sa con certezza. Ma credo fermamente che sottovalutarlo sarebbe un grave errore, particolarmente alla luce di tutti i dati disponibili, che indicano un’ampia varietà di rischi per la salute a lungo termine.
Cosa causa i danni biologici? La maggior parte del pericolo proveniente dai telefoni wireless, cellulari e dai routers di WiFi non proviene dai danni termici prodotti da questi dispositivi. A meno che non ci siano esposizioni voluminose come ad esempio quelle di un forno a microonde, questi effetti termici sono insignificanti. Si crede che i danni biologici provengano dai segnali modulati che provengono sia dalle microonde che dalle onde emesse dai cellulari. In ogni caso, i meccanismi con cui si verifica il danno sono completamente differenti. Le onde radio da cellulare vanno in risonanza con frequenze biologiche ad alcune centinaia di cicli al secondo e possono stimolare i recettori cellulari così da causare una serie di conseguenze patologiche che possono culminare nell’affaticamento, ansia e tumori. Questo è un problema importante perché durante gli ultimi anni abbiamo avuto un aumento esponenziale nell’esposizione a queste onde. E’ stato necessario un periodo dal 1984 al 2004 per raggiungere il primo miliardo di cellulari, il secondo miliardo è stato raggiunto dopo appena 18 mesi, il terzo miliardo soltanto dopo nove mesi e il quarto dopo appena sei mesi. E questo non tiene in considerazione l’esposizione ai routers di WiFi (Internet senza fili), che ora sono dominanti. Poiché c’è un tempo di latenza di 5-20 anni prima che molti di questi effetti diventino clinicamente apparenti, il momento di agire è adesso prima di subire danni.
Per un certo tempo, la raccomandazione standard per ridurre l’esposizione alle radiazioni era di utilizzare gli auricolari. Ma nuove indagini e lo sviluppo di ricevitori telefonici senza fili (come Bluetooth), hanno cambiato lo scenario. Gli auricolari possono realmente intensificare l’esposizione a radiazioni nocive in quanto fungono da antenna, inserita direttamente nel condotto uditivo. I test hanno indicato che gli auricolari del telefono cellulare possono realmente incrementare la quantità di radiazioni emesse più del 300 per cento! Il British Independent Group on Mobile Phones ha suggerito che gli auricolari sono una soluzione ideale solo se usati con filtri che impediscano la funzione di antenna.