08-05-2015
Sam Shuster, un dermatologo consulente alla Norfolk and Norwich University Hospital, sostiene che l’esposizione al sole non è la causa principale del melanoma maligno. Attualmente il melanoma diminuisce con un’esposizione maggiore al sole e può essere incrementato dall’uso delle creme contro le scottature. Ci sono inoltre precise prove che indicano che l’aumento dell’incidenza del melanoma è causato da una classificazione errata di nevi benigni diagnosticati come melanomi maligni. Purtroppo, in molti paesi occidentali, il sole è stato ingiustamente demonizzato. Molta gente è stata convinta che è necessario evitare il sole per diminuire il rischio di cancro cutaneo, quando invece è vero l’inverso. Infatti, vari studi hanno confermato che i benefici di una moderata esposizione al sole superano di molto i relativi rischi. Per esempio, gli individui che vivono in latitudini più soleggiate del sud e presentano livelli elevati di vitamina D come conseguenza del loro aumento di esposizione al sole, hanno meno probabilità di morire per qualunque tipo di cancro rispetto a chi vive nelle latitudini nordiche. L’ottimizzazione dei livelli di vitamina D può aiutare ad impedire 16 tipi differenti di cancro compreso quello pancreatico, polmonare, mammario, ovarico, prostatico e intestinale. La vitamina D non solo riduce il rischio di cancro ma può eliminarlo fino al 60 per cento! Il suo effetto protettivo contro il cancro agisce in vari modi, fra cui:
• Aumento dell’autodistruzione delle cellule mutate.
• Riduzione della diffusione e della riproduzione delle cellule tumorali.
• Riduzione dello sviluppo di nuovi vasi sanguigni, che è il punto fondamentale nella transizione dei tumori verso le metastasi.
Studi precedenti hanno dimostrato che più di un milione di persone muoiono ogni anno per mancanza di esposizione al sole e conseguente mancanza di vitamina D. Qual è il maggior fattore di rischio per il melanoma? Nel 2001, la National Academy of Sciences ha pubblicato una rassegna completa che dimostrava come il rapporto omega-3/omega-6 era la chiave per impedire lo sviluppo del cancro cutaneo. L’uomo medio dei paesi sviluppati, consuma troppi grassi omega-6 e pochi omega-3. Se desiderate ridurre o virtualmente eliminare il rischio di tumori cutanei, sarà vitale ridurre radicalmente il consumo della maggior parte degli oli vegetali, poichè sono ricchi in grassi omega-6. Appena 100 anni fa, l’americano medio consumava meno di una libbra di questi oli all’anno mentre oggi quell’importo è esploso a 75 libbre all’anno. Un altro studio australiano ha mostrato una riduzione del 40 per cento del melanoma in coloro che mangiano pesce, che è ricco in omega-3. Oggi suggerisco di supplementarsi con olio di krill o olio di pesce, considerando che la maggior parte del pesce ora è contaminato pesantemente da mercurio.
Per prevenire i danni cutanei bisogna anche proteggersi dai raggi più offensivi. La luce ultravioletta solare è fatta di due lunghezze d’onda principali, UVA e UVB. E’ importante conoscere la differenza. Gli UVB sono il tipo “buono” che aiuta a produrre la vitamina D dalla pelle. Gli UVA sono considerati quelli negativi perché penetrano nella pelle più profondamente e causano danni da radicali liberi. Non solo, i raggi UVA sono abbastanza costanti durante tutte le ore di luce del giorno, durante l’intero anno, mentre gli UVB sono scarsi la mattina e la sera ed elevati a mezzogiorno. Poiché gli UVA sono dannosi e persistentemente elevati durante tutte le ore di luce del giorno, utilizzare creme protettive che non proteggono dagli UVA non da virtualmente beneficio alla salute in generale, mentre aumenta il rischio di melanoma poiché probabilmente si tende a rimanere al sole più a lungo e subire danni più profondi. Assicuratevi che nelle creme protettive ci siano due ingredienti non tossici che bloccano sia gli UVB che i raggi più dannosi UVA: sono il diossido di titanio e l’ossido di zinco usati dappertutto per oltre 75 anni come sostanze protettive sicure.