08-05-2015
Uno studio condotto dagli scienziati dell'Harvard University ha scoperto che consumare frutta e verdura con residui di pesticidi elevati riduce la qualità dello sperma, compromettendo la capacità di mettere al mondo un bambino. Notoriamente dannose per la salute e ultimamente considerate anche cancerogene, queste sostanze hanno effetti negativi anche sulla fertilità. In particolare, la ricerca ha rivelato che gli uomini che mangiano frutta e verdura caratterizzati da alti livelli di residui di pesticidi avevano un più basso numero e una percentuale inferiore di spermatozoi normali rispetto a coloro che invece erano soliti consumare prodotti caratterizzati da livelli più bassi di pesticidi. Gli alimenti più “rischiosi” secondo l'analisi americana sono ad esempio fragole, spinaci e peperoni. E gli uomini che li preferivano ne mostravano i segni. Quello condotto dai ricercatori dell’Harvard TH Chan School of PublicHealth è il primo studio a esaminare il legame tra l'esposizione a residui di pesticidi da frutta e verdura e la qualità dello sperma. I ricercatori hanno utilizzato i dati di 155 uomini usando ben 338 campioni di seme forniti nel periodo compreso tra il 2007 e il 2012, insieme alle informazioni sulla dieta condotta dai partecipanti. I ricercatori hanno classificato frutta e verdura in base alla quantità elevata di residui di pesticidi (come peperoni, spinaci, fragole, mele, pere) o bassa (come piselli, fagioli, pompelmo, e cipolle), sulla base dei dati del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti. Hanno poi tenuto conto di altri fattori, come fumo e massa corporea noti per influenzare la qualità dello sperma. Hanno poi cercato di evidenziare le connessioni tra l'assunzione da parte degli uomini di prodotti contenenti pesticidi e la qualità del loro sperma.
I risultati hanno mostrato che gli uomini che consumavano maggiori quantità di frutta e verdura con alti livelli di pesticidi residui (più di 1,5 porzioni quotidiane), avevano il 49% di spermatozoi in meno al giorno e il 32% in meno di spermatozoi normali rispetto agli uomini che invece ne consumavano una minor quantità (meno di mezza porzione al giorno). Presentavano inoltre un tasso inferiore di sperma. “Questa è la prima relazione che collega il consumo di residui di pesticidi nella frutta e verdura, la via dell'esposizione primaria per la maggior parte delle persone, all'effetto nocivo sulla salute riproduttiva degli esseri umani”, ha detto Jorge Chavarro, professore di nutrizione ed epidemiologia e autore della ricerca. Diversi studi hanno dimostrato che il consumo di frutta e verdura si traduce in livelli di pesticidi misurabili nelle urine. Altri hanno scoperto associazioni tra l'esposizione professionale e ambientale a pesticidi e una minore qualità del seme. Ma pochi avevano messo in relazione il consumo di residui di pesticidi negli alimenti agli effetti sulla salute, e nessuno aveva esaminato gli effetti sulla qualità dello sperma. "Questi risultati non dovrebbero scoraggiare il consumo di frutta e verdura in generale”, ha precisato però Chavarro. “In realtà, abbiamo scoperto che consumare più frutta e verdura con residui di pesticidi basso o nullo è risultato benefico. Ciò suggerisce che l'attuazione di strategie mirate a evitare residui di pesticidi come ad esempio consumare prodotti da agricoltura biologica o evitare i prodotti che notoriamente hanno grandi quantità di residui, può essere la strada da percorrere”. Una recente analisi ha rivelato che mangiare biologico per una settimana riduce i livelli di pesticidi nel corpo del 90%.