08-05-2015
Molte donne si chiedono se lo stress possa influire negativamente sulla possibilità di concepire un bambino. La risposta è sì, ed è stato confermato da uno studio riportato sull'autorevole "Human Reproduction" (riproduzione umana). Allo studio riportato dalla rivista hanno preso parte 373 coppie e l'attenzione è stata concentrata sulle donne nella fascia d'età compresa tra i 18 ed i 40 anni che stavano cercando di concepire un figlio, seguendole per un anno (o meno, nel caso fossero rimaste incinta prima). Le coppie partecipanti alla ricerca non avevano nessun problema di fertilità acclamato in precedenza e stavano cercando di concepire un figlio da meno di due mesi dall'inizio dello studio. Alcuni campioni di saliva sono stati prelevati all'inizio dello studio e in una fase successiva, in modo da rilevarvi la presenza di due ormoni generalmente legati allo stress: il cortisolo e l'alfa-amilase.
Le donne con i livelli più alti di alfa-amilase, un ormone dello stress associato al sistema nervoso simpatico, avevano una percentuale più bassa del 29% di rimanere incinte e un rischio crescente di infertilità al termine della durata dell'esperimento. Curiosamente però i ricercatori non hanno rilevato alcuna connessione tra il cortisolo, generalmente associato allo stress, e la gravidanza. Sfortunatamente i ricercatori non sono stati in grado di correlare specificatamente lo stress alla mancata possibilità di concepire, ma hanno comunque individuato due meccanismi comuni tra le donne analizzate nella ricerca.
Il primo principio emerso è che le donne stressate sono generalmente meno invogliate a fare sesso rispetto alle donne che conducono una vita serena e in secondo luogo è stato scoperto che alti livelli di stress influiscono negativamente sull'ovulazione. Chiaramente la ricerca necessita di ulteriori sviluppi per poter essere considerata affidabile e soprattutto per risolvere il problema delle donne stressate che non riescono a concepire, in quanto resta da comprendere realmente quale sia il processo che impedisce concretamente il concepimento. Come affermato da Courtney Lynch, direttore del dipartimento di epidemiologia riproduttiva all'Università statale dell'Ohio, non si può ancora affermare con certezza che attività rilassanti come lo yoga o la meditazione possano indurre ad un concepimento più semplice, ma queste attività si sono comunque dimostrate efficaci per la salute nel suo complesso e quindi presumibilmente anche per le possibilità di concepire. Anche se lo studio non verrà dimostrato, possiamo comunque affermare che ridurre le fonti di stress non può che far bene alla donna ed alla coppia in generale. Via libera quindi allo yoga, alla meditazione quotidiana o a qualunque attività, sportiva e non, in grado di ridurre lo stress della coppia.
http://humrep.oxfordjournals.org/content/early/2014/03/06/humrep.deu032