08-05-2015
E’ risaputo che gli uccelli migratori usano i campi geomagnetici come fonte di informazioni per le loro rotte. Gli scienziati hanno dimostrato che i campi magnetici oscillanti alterano l’orientamento degli uccelli migratori. I ricercatori hanno visto che i pettirossi sono disorientati una volta esposti ad un campo a frequenza unica allineato verticalmente, a banda larga. Secondo Alasdair Philips di Powerwatch, “le frequenze ad onde corte e medie sono state usate dal 1930 con chiara evidenza di scarso effetto sul comportamento degli uccelli. Ma da quando le reti telefoniche mobili si sono sviluppate, stanno aumentando i rapporti inerenti a uccelli, particolarmente i piccioni viaggiatori, che hanno perso l’orientamento. La ricerca ora deve indagare gli effetti dei segnali delle stazioni di base, specialmente in considerazione degli effetti disorientanti del rumore di EMR segnalato in questo studio”. Sappiamo che gli uccelli migratori usano i campi geomagnetici della terra come fonte di informazioni per l’orientamento, ma sono state formulate due ipotesi competenti riguardo a quanto si verifica all’interno degli uccelli. Uno coinvolge la magnetite, l’altra una reazione chimica interna che è sensibile alla risonanza magnetica. Tuttavia, potrebbe anche essere un’interazione complessa di entrambe.
I ricercatori hanno trovato che i pettirossi si disorientano quando sono esposti ad un a banda larga verticalmente allineata di 0.1 - 10 megahertz, o ad una singola frequenza di una radiodiffusione di 7 megahertz angolata di 24 o 48 gradi rispetto al campo geomagnetico naturale. Anche il corpo umano dipende da reazioni chimiche appropriate, molte delle quali sono guidate da frequenze elettriche cerebrali, alcune delle quali sembrano oscillare alla stessa frequenza di quelle dei telefoni cellulari e dei network wireless. Perchè il danno da onde radio è una preoccupazione crescente? Le onde radio per l’informazione sono aumentate drammaticamente ed esponenzialmente nel corso degli ultimi anni. Pensate che sono occorsi 20 anni per raggiungere il primo miliardo di telefoni cellulari venduti, traguardo raggiunto nel 2004. Il successivo miliardo è stato raggiunto in appena 18 mesi. Il terzo miliardo è stato venduto ancora più velocemente in appena nove mesi e si raggiungerà il quarto miliardo per la fine di questo anno. Aggiungiamo a questo tutte le reti senza fili (network wireless) che stanno nascendo dappertutto, esponendoci a quantità massicce di onde radio sia realmente utilizzate che non. Siamo dentro un’esplosione geometrica d’uso dei telefoni cellulari, che causano i seguenti problemi fisici:
• Danneggiamento delle membrane delle cellule.
• Diminuzione della comunicazione intracellulare alterando i collegamenti microtubulari che permettono ai biofotoni di comunicare fra le cellule.
• Aumento dei depositi di metalli pesanti nelle cellule, che aumenta la produzione intracellulare di radicali liberi e può far diminuire radicalmente la produzione cellulare di energia, rendendo così incredibilmente affaticati.
Una volta che il sistema di comunicazione del corpo umano è danneggiato, è molto facile sviluppare tutte una serie di patologie connesse coi sistemi antiossidanti intracellulari alterati e con la tossicità dei metalli pesanti. Studi recenti inoltre hanno trovato che gli utenti del telefono cellulare sono il 240 per cento più inclini ai tumori cerebrali e uno studio del 2004 ha dimostrato che il rischio di sviluppare neurinoma acustico (un tumore del nervo uditivo) era quasi quattro volte maggiore dal lato della testa in cui si tiene il telefonino più frequentemente. C’è una prova molto solida che il numero di tumori cerebrali aumenterà a circa 500.000 all’anno e si raddoppierà a 1 milione ogni anno, nei prossimi anni, se le cause non saranno eliminate!
http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2008/01/15/how-cell-phones-are-killing-birds.aspx