08-05-2015
Le proprietà curative dei funghi sono note da secoli. La medicina tradizionale cinese, per esempio, ha da tempo raccomandato il consumo di alcuni funghi commestibili per il trattamento di patologie gravi come il diabete e l'ipertensione arteriosa. Allo stesso modo, le civiltà europee hanno fatto tesoro dei funghi nativi del continente per le loro impressionanti capacità rigeneranti. Nonostante la loro reputazione millenaria per i vari effetti medicinali, i funghi commestibili vengono considerati principalmente per i loro benefici anticancro. Infatti, farete fatica a trovare uno che non contenga almeno alcune proprietà contro il cancro. Detto questo, non tutti i funghi sono uguali, e alcuni sono più efficaci a contrastare il cancro rispetto ad altri. Di seguito è riportato un elenco di tre funghi che, secondo la ricerca in corso, sono molto efficaci nell'inibire le crescite cancerose.
SHIITAKE
Lo shiitake è un fungo marrone commestibile che vive nei boschi dell'Asia orientale. E’ considerato in Giappone come simbolo di longevità, e non è difficile capire il perché: oltre ad essere estremamente ricco di nutrienti in tracce come rame, magnesio, vitamine del gruppo B, lo shiitake è anche pieno di antiossidanti contro il cancro, come il selenio. Inoltre, secondo lo Sloan-Kettering Cancer Center, lo shiitake contiene lentinano, un beta-glucano che stimola il sistema immunitario, e attiva determinate proteine e cellule (come macrofagi e cellule T) che combattono il cancro.
MAITAKE
Il Maitake è un fungo marrone che cresce alla base delle querce in Giappone e Nord America. A differenza dello shiitake, può crescere fino a più di 50 chili, una prodezza che ha fatto guadagnare loro il titolo di "re dei funghi".
Secondo una ricerca su pazienti affetti da cancro, una parte del maitake noto come "frazione MD" ha la capacità di sopprimere le escrescenze tumorali. Un rapporto giapponese sulla frazione MD dal titolo "Can Maitake MD-Fraction Aid Cancer Patients"? ha dimostrato che i pazienti che soffrono di cancro al fegato, seno e polmoni, hanno sperimentato miglioramenti tra il 58,3-68,8 per cento delle loro condizioni dopo essere stati alimentati con estratti di maitake per lunghi periodi, mentre i pazienti con cancro allo stomaco e al cervello hanno ottenuto miglioramenti del 10-20 per cento. La relazione conclude che il maitake merita la reputazione come fungo in grado di combattere il cancro.
REISHI
Dopo essere stato utilizzato dalla medicina cinese per più di 2.000 anni, il reishi è uno dei funghi più antichi coltivati per uso medicinale, e le loro capacità anticancro sono leggendarie. Infatti, il reishi in polvere è stato utilizzato come un popolare agente chemioterapico nella lontana Cina antica, e le aziende farmaceutiche contemporanee, come la MC-S, continuano ad aggiungere estratti di reishi in alcuni farmaci antitumorali.
Gli studi dimostrano che il consumo a lungo termine di reishi impedisce la crescita e la proliferazione tumorale, aumentando il livello di antiossidanti nel plasma sanguigno di un individuo, mentre migliora l'immunità di coloro che soffrono di cancro in fase avanzata. In uno studio condotto dal Laboratorio di Ricerca sul cancro presso il Methodist Research Institute di Indianapolis, il reishi ha mostrato di sopprimere la migrazione delle cellule invasive del cancro alla prostata e del seno nei pazienti oncologici. Gli autori hanno concluso che il reishi "dimostra chiaramente attività antitumorale in esperimenti con cellule tumorali e possiede il potenziale terapeutico, come integratore alimentare, per una terapia alternativa per il cancro al seno e alla prostata".
E’ bene sapere che a differenza dello shiitake e maitake, che sono facilmente digeribili a cottura ultimata, il Reishi è più difficile da digerire, pertanto, è meglio introdurlo sotto forma di estratto secco (integratore) per un’assimilazione ottimale.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21815423
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14713328
http://www.naturalnews.com/042892_medicinal_mushrooms_healing_power_Reishi.html