11-05-2015
Assumere bevande zuccherate in età pre-puberale può portare a un’accelerazione nella comparsa del menarca, il primo flusso mestruale. A dimostrare il legame è un vasto studio coordinato dalla Harvard Medical School di Boston e pubblicato sulla rivista Human Reproduction. Un’accelerazione nella comparsa delle mestruazioni è già stato correlata con l’aumento del rischio di cancro al seno. Dimostrare il legame fra consumo di bevande zuccherate e l’età in cui le ragazze hanno il menarca potrebbe essere di fondamentale importanza. Inoltre, un consumo eccessivo di bevande zuccherate in età infantile e pre-puberale è uno dei fattori principali nell’insorgenza dell’obesità. Il team ha effettuato diverse analisi su soggetti che facevano parte del Growing up Today Study, che segue 16.875 figli di partecipanti ad un precedente studio, l’Health Study II Nurses. Nella prima osservazione i ricercatori hanno indagato il rapporto tra le bevande zuccherate e l’età in cui le ragazze hanno il loro primo flusso mestruale, su 5.583 soggetti di età compresa tra 9-14 anni. Coloro che bevevano più di una bevanda e mezzo al giorno hanno avuto il loro primo flusso mestruale quasi tre mesi prima delle ragazze che abitualmente ne bevevano due a settimana o meno. L’effetto, secondo i ricercatori, era indipendente dell’indice di massa corporea (IMC), dall’altezza, dalla dieta e da altri fattori come lo sport o lo stile di vita più o meno regolare. Secondo Karin Michels, professore associato alla Harvard Medical School e capo del team di ricerca: “I risultati del nostro studio aggiungono credito alla già crescente preoccupazione per il diffuso consumo di bevande zuccherate tra bambini e adolescenti, sia negli Stati Uniti che nel resto dei Paesi sviluppati. Il problema principale è l’insorgere dell’obesità infantile: i dati suggeriscono uno stretto legame tra un elevato consumo di bevande dolcificate con zucchero aggiunto e l’insorgere delle prime mestruazioni”. Secondo studi precedenti, inoltre, l’anticipo di un anno sul primo flusso può aumentare le possibilità di sviluppare un cancro al senodel 5%: tre mesi di anticipo potrebbero avere un impatto modesto sulla percentuale in esame, ma secondo i ricercatori il dato non deve essere sottovalutato dalle autorità pubbliche. A differenza di molti altri predittori del menarca sul consumo di bevande zuccherate è possibile intervenire. Il passo successivo del team di ricerca è stato discriminare fra bevande con zucchero aggiunto a posteriori in forma di saccarosio, glucosio o sciroppo di mais, come la soda, bevande naturalmente zuccherate come i succhi di frutta e bevande che contengono anche caffeina, come il té freddo. Secondo i risultati le bevande con aggiunta di zucchero e caffeina hanno un indice glicemico più alto di quelle zuccherate naturalmente, cosa che produce un rapido aumento delle concentrazioni di insulina nel corpo. A sua volta, un aumento dell’insulina, comporta un alterazione della concentrazione di ormoni nel corpo e, quindi aumenta la possibilità di accelerazione della comparsa del flusso mestruale. Michels ha concluso: “I risultati dimostrano che il consumo di bevande zuccherate ha un impatto da non sottovalutare, in particolare in età adolescenziale e pre-adolescenziale: i dati non fanno altro che corroborare la vasta gamma di ricerche che indicano già quanto sia importante ridurre notevolmente il consumo di queste bevande e seguire uno stile di vita sano ed equilibrato”.
http://www.sciencedaily.com/releases/2015/01/150127212212.htm
http://www.alphagalileo.org/ViewItem.aspx?ItemId=149109&CultureCode=en
http://humrep.oxfordjournals.org/content/30/3/675