15-05-2015
Il consumo di fragole può aiutare le persone a rischio di cancro dell’esofago a proteggersi dalla malattia, secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori del The Cancer Center dell’Ohio State University Comprehensive, dell’Artur G.James Cancer Hospital, del Richard J. Solove Research e ricercatori in Cina. Il Dr.Tong Chen ha presentato i risultati della ricerca all’American Association Cancer Research a Orlando, in Florida. ”I nostri dati preliminari suggeriscono che il trattamento con le fragole, durato sei mesi, ha contribuito a ridurre le lesioni precancerose e ridurre gli eventi molecolari collegati al cancro dell’esofago”, ha spiegato Chen, autore principale dello studio e assistente professore presso la Divisione di Oncologia, dipartimento di medicina interna del The Cancer Center dell’Ohio State University.
La ricerca precedentemente pubblicata da Chen e colleghi, ha dimostrato che le fragole liofilizzate hanno significativamente inibito lo sviluppo del tumore dell’esofago. Sulla base di questi risultati, i ricercatori hanno avviato uno studio clinico in Cina, per verificare gli effetti delle fragole sui pazienti con lesioni precancerose dell’esofago. ”Abbiamo scoperto che il consumo quotidiano di fragole, ha soppresso diversi biomarker coinvolti nella carcinogenesi esofagea, tra cui la proliferazione cellulare, l’infiammazione e la trascrizione del gene”, ha detto Chen.
Ogni partecipante allo studio, ha consumato circa 60 grammi di fragole liofilizzate al giorno, per sei mesi. I ricercatori hanno prelevato campioni bioptici, prima e dopo il consumo di fragole. I risultati hanno dimostrato che 29 su 36 partecipanti, hanno sperimentato una riduzione delle lesioni precancerose durante lo studio. ”Prevediamo che la maggior parte dei pazienti con lesioni precancerose dell’esofago, svilupperanno il cancro dell’esofago nei decenni successivi”, ha detto Chen. ”Il nostro studio è molto importante perchè dimostra che le fragole possono rallentare la progressione delle lesioni precancerose nell’esofago ed essere un’alternativa o possono lavorare insieme ad altri farmaci chemiopreventivi, per la prevenzione del cancro dell’esofago. Abbiamo ancora bisogno tuttavia, di testare questi risultati in studi randomizzati controllati con placebo, in futuro”.
Il cancro dell’esofago è il terzo tumore gastrointestinale più frequente ed è la sesta causa di morte per cancro, al mondo. Chen ed il suo team stanno studiando anche il carcinoma a cellule squamose dell’esofago che costituisce il 95% dei casi di cancro dell’esofago, in tutto il mondo. Il carcinoma esofageo a cellule squamose è abbastanza diffuso in Cina, Giappone, Iran, Francia e Puerto Rico. Negli Stati Uniti, in Canada e in Europa, i fattori di rischio per lo sviluppo del cancro dell’esofago includono il tabacco, l’alcol e una dieta carente di frutta e verdura. In Asia, ulteriori fattori di rischio includono i cibi salati, alimenti contaminati con varie micotossine, carenze alimentari di vitamine e minerali e lesioni termiche dovute al consumo di bevande calde. Più di 16.000 nuovi casi di cancro esofageo saranno diagnosticati quest’anno, negli Stati Uniti, secondo l’American Cancer Society.