15-05-2015
Dal palmo della mano, più precisamente nella forza che si ha nella presa, si può capire il rischio di morte prematura, soprattutto per infarto e ictus. Lo afferma uno studio in 17 Paesi coordinato dalla canadese McMaster University pubblicato dalla rivista Lancet, secondo cui la forza è un predittore migliore anche della pressione sanguigna. La forza nella presa, spiegano gli esperti, che può essere misurata con dei semplici strumenti meccanici come quelli che si usano in palestra, diminuisce naturalmente con l’età, ma se il calo è più veloce può nascondere problemi di salute. L’analisi, basata su un campione di 140 mila persone, ha mostrato che una perdita di 5 kg di forza è associata a un aumento del 16% del rischio generale di morte prematura, del 17% del rischio di morte per problemi cardiaci e del 9% di ictus. “Il legame tra la minore forza e la salute cardiaca non è ancora chiaro, ma è possibile che l’indurirsi delle arterie influisca sulla presa - scrivono gli autori -. Questo indice è migliore della sola pressione sanguigna come predittore della salute cardiaca, e può diventare un nuovo strumento per i medici”.
http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-05/mu-yht051215.php