18-05-2015
Secondo una nuova ricerca, l’incapacità di equilibrio su una gamba per 20 secondi o più, potrebbe segnalare danni cerebrali in individui apparentemente sani. Lo studio, pubblicato dalla rivista Stroke, riporta un’associazione tra la mancanza di equilibrio su una gamba e un aumentato rischio di danni ai vasi piccoli sanguigni come microsanguinamenti e infarto lacunare e ridotta funzione cognitiva, nelle persone che appaiono asintomatiche. “Il nostro studio ha trovato che la capacità di equilibrio su una gamba è un test importante per la salute del cervello”, ha detto l’autore principale dello studio Yasuharu Tabara, dalla Kyoto University Graduate School of Medicine a Kyoto, in Giappone. La capacità di stare su una gamba è stata precedentemente raccomandata come un fattore predittivo di alcuni risultati di salute. Danni ai piccoli vasi, che li rendono meno flessibili, interferiscono con il flusso di sangue. L’incidenza di questi danni spesso aumenta con l’età e indicano un elevato rischio asintomatico di futuro ictus. In studi precedenti, danni (asintomatici) al cervello sono stati associati alla perdita di coordinazione motoria e deficit cognitivo.
Per lo studio, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di stare su una gamba fino a 60 secondi (se possibile) con entrambi gli occhi aperti. Questo esame è stato effettuato due volte, con il miglior tempo registrato da ciascun partecipante. Un totale di 841 donne e 546 uomini, con un’età media di 67 anni, hanno partecipato allo studio. In seguito, il cervello dei partecipanti è stato esaminato con la risonanza magnetica per valutare eventuali danni cerebrali. La compromissione cognitiva è stata misurata dai ricercatori, utilizzando dei questionari. Danni ai piccoli vasi sono stati associati con l’impossibilità di equilibrio su una gamba per più di 20 secondi. In particolare, i ricercatori hanno notato un’associazione di piccoli infarti subclinici - ostruzione di afflusso di sangue ai tessuti che porta alla morte dei tessuti - come infarti lacunari e microsanguinamenti e capacità di equilibrio. L’incapacità di stare su una gamba sola è stata anche associata in modo indipendente con punteggi più bassi delle funzioni cognitive.
I partecipanti con infarti lacunari sono risultati, in media, i più anziani con una maggiore pressione sanguigna e arterie carotidee più spesse, rispetto ai partecipanti senza danni al cervello. I ricercatori scrivono che gli studi precedenti hanno sempre trovato prove a sostegno di una relazione tra instabilità posturale e cambiamenti nel cervello, ma pochi hanno esteso questa connessione all’infarto lacunare o microsanguinamenti. Una limitazione importante dello studio è che i ricercatori non hanno valutato storie di caduta o di potenziali problemi di forma fisica, tra cui anomalie nelle andature dei partecipanti, che avrebbero potuto avere implicazioni importanti per i risultati dello studio. Gli autori affermano che ulteriori studi a lungo termine saranno necessari per verificare questi risultati e valutare pienamente la significatività dell’instabilità posturale. “Mancanza di equilibrio su una gamba è una misura semplice di instabilità posturale e potrebbe essere una conseguenza della presenza di anomalie cerebrali”, conclude Tabara. “Gli individui che mostrano scarso equilibrio su una gamba dovrebbero ricevere maggiore attenzione in quanto ciò potrebbe indicare un aumento del rischio di malattie del cervello e declino cognitivo”.