18-05-2015
Uno studio a lungo termine suggerisce che chi mangia una dieta scarsa in carboidrati e ricca in grassi non incrementa il rischio di malattia cardiaca. Lo studio, che ha esaminato più di 82.000 donne in 20 anni, ha trovato che gli individui che hanno ottenuto i loro carboidrati da zuccheri raffinati e da alimenti trasformati hanno quasi raddoppiato il loro rischio di malattia cardiaca. Inoltre, coloro che hanno utilizzato una dieta povera in carboidrati, ma che hanno ottenuto la maggioranza delle proteine e grassi da vegetali, hanno ridotto il rischio di malattia cardiaca del 30 per cento rispetto a coloro che hanno mangiato più grassi animali.
COMMENTO
La medicina convenzionale ha dato un altro sguardo alla dieta povera in carboidrati e, ancora una volta, è rimasta sorpresa dai risultati positivi. Le donne che hanno utilizzato diete povere in carboidrati hanno diminuito il loro rischio di malattie cardiocircolatorie. I risultati migliori sono stati raggiunti dalle donne che utilizzavano diete che erano povere in carboidrati semplici e raffinati ma anche ricche in verdure a bassa percentuale di zucchero. Il consumo delle verdure è una delle chiavi per rimanere sani. Una dieta scarsa in carboidrati e ricca in verdure può suonare per qualcuno come una contraddizione, ma realmente non è difficile da realizzare. Il suddetto studio non è l’unico che abbia determinato che la dieta ricca in verdure può ridurre il rischio di cardiopatie. Uno studio con conclusioni analoghe è stato effettuato su quasi 110.000 uomini e donne la cui salute e abitudini dietetiche sono stati seguiti per 14 anni. Più alta l’assunzione quotidiana di frutta e verdura, più basse le probabilità di sviluppare malattia cardiovascolare.