DALLE MANI PUOI CAPIRE CHE PROBLEMI DI SALUTE AVRAI.

24-05-2015

Le dita delle mani possono dire moltissimo di una persona. A prescindere dal fatto che siano più o meno curate, possono rivelare addirittura il rischio di ammalarsi di questa o quella precisa malattia. Impossibile? Non proprio e vediamo perché. L’elemento in grado di svelare le probabilità che abbiamo di incappare in determinate patologie è la lunghezza di due dita in particolare: l’anulare e l’indice. A seconda che l’uno o l’altro prevalgano in “altezza”, il responso sarà diverso. E non sono teorie frutto di credenze popolari, ma oggetti di studi scientifici. Una recente indagine, pubblicata dall’autorevole “British Journal of Cancer”, ha dimostrato come avere un dito indice più lungo dell’anulare corrisponda a un rischio ridotto di un terzo di sviluppare un tumore della prostata. 
Ma com’è possibile che le dita possano essere collegate alla nostra salute? Partiamo dal principio: la lunghezza delle nostre mani viene determinata quando ancora siamo nel grembo materno, dall’esposizione agli ormoni estrogeni e al testosterone. I primi, gli ormoni femminili, influiscono sulla crescita del dito indice; il testosterone, ormone maschile, su quella del dito anulare. Avere un dito più lungo dell’altro significa avere una prevalenza di questo o di quel tipo di ormone. E proprio l’esposizione a questi ormoni, nel primissimo periodo della vita, sembra influenzare il rischio di sviluppare malattie. “Tra le otto e le dodici settimane nel grembo materno, i livelli degli ormoni sessuali hanno un forte impatto sullo sviluppo del cervello, del cuore e di altri organi”, spiega il professor John Manning, biologo presso l´Università di Swansea e autore di “The Finger Ratio”, nonché grande fautore della teoria per cui la lunghezza delle dita possa essere considerata un criterio di valutazione del rischio malattia per un individuo. 
Secondo il professor Manning, il modo migliore per capire quale dito è più lungo, tra anulare e indice, è considerare la mano destra e partire dalla piega più vicina al palmo per arrivare fino alla punta del dito.

SE L’ANULARE E’ PIU’ LUNGO DELL’INDICE

- Rischio doppio di sviluppare artrosi del ginocchio, dell’anca e della mano, come ha dimostrato uno studio della Nottingham University in Gran Bretagna.

- Più probabilità di avere raffreddori ed essere esposti a malanni vari: uno studio condotto dallo stesso Manning ha dimostrato che livelli elevati di testosterone paradossalmente indeboliscono il sistema immunitario, esponendolo al rischio di infezioni.

- Maggiori probabilità di avere problemi con l’alcol.

- Maggiori probabilità di soffrire di anoressia (ma non di bulimia): “Ci sono evidenze scientifiche che le persone anoressiche hanno l’anulare molto lungo”, spiega il professor Manning.

Ma ci sono anche almeno 2 elementi positivi, collegati all’avere l’anulare più lungo dell’indice:

- E’ meno probabile fumare, e soffrire quindi dei problemi di salute collegati, come dimostra uno studio della Swansea University.

- E’ più probabile avere un apparato cardiovascolare valido e sano, ideale, ad esempio, per eccellere nello sport.

SE L’INDICE E’ PIU’ LUNGO DELL’ANULARE

- Le donne hanno maggiori probabilità di sviluppare il tumore del seno o dell’utero (a causa dell’esposizione agli estrogeni nel grembo materno).

- Gli uomini hanno maggiori probabilità di venire colpiti da infarto o ictus precocemente, prima dei 50 anni (anche qui, per “colpa” dei bassi livelli di testosterone, ormone che protegge il cuore).

- Le donne sono più a rischio di soffrire di disordini dell’alimentazione come la bulimia.

- Uomini e donne sono più esposti ad asma, riniti e allergie varie: gli ormoni estrogeni fortificano il sistema immunitario, ma lo rendono iper-reattivo e quindi più suscettibile alle reazioni di tipo allergico.

Anche in questo caso, a fronte di tanti rischi in più per chi ha l’indice più lungo dell’anulare, c’è almeno un aspetto molto positivo: uno studio condotto in Gran Bretagna dall’University of Warwick e dall’Institute Of Cancer Research, ha raffrontato la lunghezza delle dita di 1.500 uomini con tumore della prostata con quelle di 3.000 uomini sani. Risultato: avere l’indice più lungo dell’anulare riduce di un terzo il rischio di sviluppare il tumore della prostata.

 

http://www.iol.co.za/lifestyle/the-health-risks-revealed-by-your-fingers-1.1036471?ot=inmsa.ArticlePrintPageLayout.ot

http://www.bbc.co.uk/blogs/thereporters/ferguswalsh/2010/12/can_finger_length_predict_your_risk_of_disease.html

http://www.viewzone.com/fingersx.html

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