02-06-2015
Uno studio ha dimostrato che l’uso frequente di ultrasuoni (ecografie) provoca anomalie cerebrali nei feti di ratto in sviluppo. Un piccolo numero, ma significativo, di neuroni nel cervello embrionale di ratto non migra nella giusta posizione nella corteccia cerebrale se vengono usati ultrasuoni spesso e prolungatamente. I neuroni devono migrare in una posizione che determina la loro funzione dopo lo sviluppo. Una migrazione impropria può portare ad una funzionalità anomala della corteccia. A più di 300 topi sono stati iniettati speciali markers per definire il loro sviluppo neuronale. L’esposizione ad ultrasuoni ha fatto sì che un certo numero di neuroni rimanesse disseminato in alcuni strati corticali inappropriati. Saranno necessari ulteriori studi sui primate per poter stabilire se questo possa essere un problema anche per i feti umani.
COMMENTO
Le ecografie ad ultrasuoni, introdotte negli anni ’60, sono state sempre considerate un metodo sicuro per valutare la salute del nascituro. Dagli anni ’60 ad oggi, il numero di donne gravide che utilizza in Europa l’ecografia è passato da poche centinaia di analisi a virtualmente tutte le donne gravide.
E’ giunto il momento, però, di interrompere il loro uso di routine. Questo studio si aggiunge ad altri precedenti che avevano già dimostrato la possibilità di provocare danni cerebrali nei feti umani. L’esposizione del feto agli ultrasuoni incrementa il rischio di sviluppare problematiche che vanno dai disturbi dell’apprendimento all’epilessia. La morale dello studio è quella di evitare tutte le ecografie non necessarie.
http://usatoday30.usatoday.com/tech/science/discoveries/2006-08-07-ultrasound-baby-brains_x.htm