FARMACI ANTITUMORALI TROVATI NELL’ACQUA DEL RUBINETTO.

09-06-2015

Tracce di farmaci chemioterapici e psichiatrici sono state trovate nell’acqua del rubinetto in Gran Bretagna, secondo un rapporto di 100 pagine commissionato dall’ispettorato dell’acqua potabile (DWI). Malgrado i vasti trattamenti di purificazione applicati dalle aziende dell’acqua, tracce di bleomicina, un farmaco chemioterapico per il cancro e di diazepam, un sedativo, sono state trovate nell’acqua potabile. Benchè gli esperti dicano che i livelli dei farmaci siano troppo bassi per comportare un rischio diretto per la salute, c’è preoccupazione per l’esposizione ai farmaci delle donne in gravidanza, in grado di nuocere al nascituro. 
Uno studio del Centre for Ecology and Hydrology in Wallingford, Oxfordshire ha inoltre rivelato che i farmaci chemioterapici vengono scaricati nei fiumi della Gran Bretagna. Il rapporto ha valutato che un adulto che beve più di 750 cc di acqua al giorno riceverebbe ogni settimana dosi di farmaci da 300 a 30.000 volte superiori rispetto ai livelli di sicurezza. Eppure, alcuni esperti sono preoccupati. “Non c’è prova che possa dimostrare che il trattamento dell’acqua potabile rimuova tutti questi farmaci, per cui sebbene non si voglia allarmare la gente, sarebbe insensato presupporre che non ci sia rischio,” ha detto lo scienziato Andrew Johnson, che ha condotto lo studio di Wallingford.

COMMENTO

Questa è una conseguenza non intenzionale del paradigma di una sanità dipendente da farmaci che affligge molti paesi. Come se non ci fossero già abbastanza tossine ambientali,”l’inquinamento farmaceutico”, il numero sempre maggiore di farmaci e di prodotti per la cura personale, sono riusciti a penetrare nei rifornimenti dell’acqua potabile. I farmaci si depositano nell’acqua potabile attraverso due vie. Una, attraverso l’escrezione. I farmaci che assumete, o che sono dati al bestiame, non diventano inerti nel vostro corpo. Alcuni dei componenti attivi non sono assorbiti per cui si depositano nei centri di trattamento delle acque sporche che da sempre si disinteressano della rimozione dei farmaci di prescrizione. I farmaci eliminati dal bestiame penetrano nella falda acquifera sotterranea e finalmente nella nostra acqua potabile. L’acqua è ottima perchè le analisi al riguardo sono praticamente inesistenti. Chissà se il dott. Cacciari (ex Sindaco di Venezia) che aveva indetto una campagna per favorire l’acqua del rubinetto a quella minerale, era al corrente di questo problema? Faccia pure un brindisi con tale acqua alla nostra salute! La seconda via riguarda i farmaci di prescrizione inutilizzati che sono buttati nel water o depositati nelle discariche dagli ospedali e dalle ditte farmaceutiche, per poi finire nuovamente nell’ambiente.

ECCO ALCUNI DEI POTENZIALI PROBLEMI

• Alcune persone sono ora esposte contemporaneamente a più residui farmacologici, oltre che ad altri metalli e prodotti chimici nocivi presenti nell’acqua.

• Molti farmaci presenti nell’acqua si sa che producono effetti secondari pericolosi quando assunti alle dosi normali di prescrizione.

• Farmaci studiati solo per uso topico esterno saranno ora ingeriti e viceversa.

• Alcuni individui sono allergici ai farmaci presenti nel rifornimento idrico.

• La gente è esposta a combinazioni di farmaci che non dovrebbero essere mai associati fra loro.

Non credete che sia ora di fare qualcosa per ridurre l’inquinamento ambientale da farmaci? Il modo migliore è quello più semplice e più evidente: controllate la vostra salute riducendo l’utilizzo di farmaci. La vasta maggioranza dei farmaci è pericolosa ed inutile e interviene solo sui sintomi senza mai correggere le cause dei problemi di salute. Naturalmente, per porre freno all’uso di farmaci si dovrà notevolmente ridurne l’uso per il bestiame d’allevamento. In questo modo ridurremmo anche un’altra esposizione farmacologica dovuta a questi alimenti.

 

http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2008/02/02/cancer-drugs-found-in-tap-water.aspx

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