17-06-2015
Il mese in cui si nasce non è affatto secondario quando si parla di salute. Lo rivela uno studio della Columbia University di New York realizzato su un vasto campione di oltre 1 milione e 700mila persone. Gli scienziati, che hanno pubblicato i risultati sull'American Medical Informatics Association, hanno scoperto una serie di legami fra il mese dell'anno in cui si nasce e la predisposizione a contrarre alcune malattie. Secondo i dati, i soggetti più protetti da ogni tipo di malattia sono quelli nati nel mese di maggio, mentre i più cagionevoli sarebbero quelli nati a ottobre. In particolare, questi ultimi sono più a rischio di insorgenza di malattie mentali come l'ADHD, ovvero la sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Per chi nasce a marzo, invece, il rischio maggiore è quello delle malattie cardiovascolari, mentre i nati a dicembre dovrebbero stare attenti al loro apparato respiratorio. Le analisi sono state condotte grazie a un particolare algoritmo che ha calcolato le coincidenze esistenti fra le date di nascita del campione preso in esame e la presenza di quasi 1.700 malattie diverse.
Una ricerca simile ha suggerito un legame fra il mese di nascita e lo sviluppo di una patologia specifica, la sclerosi multipla, contraddicendo in un certo senso i risultati della prima analisi. Lo studio, pubblicato su Jama Neurology, è firmato da ricercatori della Queen Mary University, dell'Università di Londra e di quella di Oxford, che hanno decretato che i bambini più fortunati da questo punto di vista sono quelli nati a novembre. Il motivo sarebbe l'esposizione più o meno intensa ai raggi solari nel corso della gravidanza e quindi, conseguentemente, livelli più o meno alti di vitamina D nell'organismo dei neonati. Gli scienziati londinesi hanno analizzato campioni di sangue provenienti dal cordone ombelicale di 50 bambini nati a Londra nel mese di novembre e di altri 50 bambini nati a maggio, fra il 2009 e il 2010. Il sangue è stato analizzato per verificare i livelli di vitamina D e delle cellule T autoreattive. Le cellule T agiscono nell'organismo alla stregua di un servizio d'ordine, identificando ed eliminando le minacce esterne. Tuttavia, le cellule T possono anche aggredire altre cellule dell'organismo attivando il meccanismo autoimmune. Stando ai risultati, è emerso che a rischiare di più erano i bambini nati a maggio, quelli con livelli più bassi di vitamina D e livelli più alti di cellule T autoreattive rispetto ai piccoli nati a novembre.
Uno degli autori della ricerca, Sreeram Ramagopalan, “dimostrando che il mese di nascita ha un impatto misurabile nello sviluppo del sistema immunitario in utero, questo studio fornisce una possibile spiegazione biologica per l'effetto mese di nascita nella sclerosi multipla. Livelli più elevati di cellule T autoreattive potrebbero spiegare perché i bambini nati in maggio sono a più alto rischio di sviluppare la malattia. Occorrono studi a lungo termine per valutare l'effetto dei supplementi di vitamina D nelle donne in gravidanza e il conseguente impatto sullo sviluppo del sistema immunitario e sul rischio di sclerosi multipla e altri malattie autoimmuni”.
http://jamia.oxfordjournals.org/content/early/2015/06/01/jamia.ocv046