20-06-2015
Uomini in cerca di un figlio, provate durante i mesi caldi. È il suggerimento che emerge da una ricerca dell'Azienda ospedaliera universitaria di Parma pubblicato sulla rivista Chronobiology International. Se è vero che la primavera contribuisce al risveglio del desiderio sessuale, i mesi di luglio e agosto sono i più indicati in termini di fertilità, almeno per quella maschile. Lo studio è durato ben 11 anni e ha raccolto i dati di oltre 5.000 uomini trattati per infertilità. Il picco della fertilità maschile, dunque, si verifica in estate, mentre il livello più basso si registra d'inverno. I risultati indicano che durante l'estate il 65,3 per cento dei soggetti aveva una motilità spermatica superiore al 40 per cento. Alfredo De Giorgi, autore dello studio, spiega: “abbiamo dimostrato l’esistenza di una variazione stagionale in alcuni aspetti funzionali dello sperma umano. I responsabili sono i cambiamenti stagionali nei livelli di alcuni ormoni, tra cui il testosterone”.
La ricerca italiana smentisce lo studio di un team israeliano che sosteneva la tesi opposta, ovvero che lo sperma vivesse la sua fase migliore in inverno. La conclusione è frutto del lavoro di un team di ricerca dell'Università Ben-Gurion di Be'er Sheva, in Israele. I medici hanno analizzato un totale di 6.455 campioni di liquido seminale, verificando come il numero degli spermatozoi e la loro motilità raggiungesse il massimo proprio durante la stagione invernale, mentre le stesse qualità cominciavano a scemare fra l'inizio della primavera e l'autunno. Lo studio, pubblicato sul Journal of Obstetrics & Gynecology, segnala inoltre che anche la struttura fisica degli spermatozoi appare più sana durante l'inverno. Eliahu Levitas, primo autore dello studio, spiega: “lo scopo della nostra ricerca era di esplorare la possibilità che la qualità dello sperma fosse in qualche modo legata ai cambi stagionali, un fenomeno ben conosciuto nel mondo animale”.
L'ipotesi è che la temperatura influenzi in maniera determinante la vita e la salute degli spermatozoi, anche perché alcune ricerche condotte su modello animale hanno dimostrato come i cambiamenti di luce provochino variazioni nel liquido seminale. Tuttavia, lo stesso dott. Levitas non sembra pienamente soddisfatto dalla spiegazione: “le vere ragioni di questa ridotta fertilità maschile, a mio parere, restano in gran parte un mistero. Stiamo ancora cercando i fattori determinanti di queste variazioni che colpiscono anche la popolazione maschile fertile”. Il risultato evidenziato dallo studio, in ogni caso, spiega l'aumento della natalità nel periodo autunnale, il che presuppone un aumento del tasso di concepimento proprio durante l'inverno.
Al di là di questo risultato, tuttavia, sembra controproducente suggerire alle coppie in cerca di un figlio di “concentrarsi” nella loro attività sessuale durante la stagione fredda: “sarebbe inopportuno suggerire alle coppie di cercare di concepire solo in certe stagioni, anche perché l’importante è che le coppie abbiano regolari rapporti sessuali per tutto l'anno”, spiegano i ricercatori.
http://www.ajog.org/article/S0002-9378(13)00146-4/abstract
http://www.reuters.com/article/2013/03/08/us-even-for-sperm-idUSBRE92717F20130308