SI PUO’ RIDURRE IL RISCHIO DI CANCRO AL SENO EVITANDO LA MAMMOGRAFIA?

21-06-2015

Nuova e migliorata, la mammografia in tomosintesi a 3D espone a radiazioni anche maggiori delle tradizionali mammografie 2D. La spinta entusiasta a utilizzare la tomosintesi a 3D è poco più di un ultimo tentativo per evitare di dover ammettere che la mammografia è inutile e non migliora i tassi di mortalità. L’utilizzo della tomosintesi a 3D comporta almeno il doppio delle radiazioni rispetto a una mammografia standard. Per creare l’immagine 3D, non solo si usano più fonti di raggi messi ad arco intorno al seno, ma le donne vengono anche consigliate di sottoporsi alla mammografia ancora tradizionale 2D in concomitanza con la tomosintesi. Le mammografie in tomosintesi hanno ricevuto l’approvazione dalla FDA nel 2011. Non ci sono ancora dati che dimostrino che questa tecnologia scopra più tumori, salvi la vita, e non comporti un rischio notevolmente aumentato di cancro al seno in futuro. Prevenire il cancro al seno è molto più importante e potente che semplicemente cercare di individuarlo dopo che si è già formato.

 

http://www.usatoday.com/story/news/nation/2012/10/09/3d-mammogram-tomosynthesis/1615719/

http://articles.latimes.com/2013/feb/06/news/la-heb-too-many-mammograms-older-women-20130206

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