02-07-2015
Uno studio russo ha confermato nei ratti di laboratorio un collegamento fra patate geneticamente modificate (OGM) e cancro. I risultati supportano le ricerche del Dott. Arpad Pusztai, il cui lavoro è stato messo in discussione dall’industria alimentare. La ricerca è stata condotta nel 1998 dall’Institute of Nutrition of the Russian Academy, ma è stata soppressa fino ad una recente vittoria legale degli attivisti anti-OGM che ha permesso di rendere pubblici i risultati. Lo studio ha indicato che le patate OGM hanno danneggiato considerevolmente gli organi dei ratti. I risultati hanno condotto ad una petizione affinché si ritiri il permesso di coltivare le patate OGM in luoghi segreti nel Regno Unito.
COMMENTO
A prescindere dagli ovvi motivi nutrizionali, gli ambientalisti britannici hanno trovato un altro buon motivo per evitare le patate: dimostrare che le versioni geneticamente modificate (OGM) siano collegate nei ratti al cancro, come già aveva dichiarato il Dott. Arpad Pusztai, ha provocato costernazione e rabbia nell’industria del biotech. Poco sorprende la sospensione dal suo lavoro che ebbe il Dott. Pusztai, ordinandogli di consegnare tutti i suoi dati e minacciandolo di azioni legali se avesse parlato a chiunque di questo oggetto. Fermare la produzione di appena una varietà di raccolti OGM certamente non segnala una tendenza, anche perché grandi nomi della medicina (anche italiana) sbandierano la loro ignoranza affermando l’alto valore nutritivo e la completa sicurezza degli OGM. Tuttavia è un inizio nella giusta direzione.
Sebbene in Europa ed altrove non esista una legislazione che funzioni, il rifiuto diffuso degli alimenti OGM da parte dei consumatori spinge i produttori alimentari a rimuovere gli ingredienti OGM. Quindi, consiglio vivamente a tutti di prendere una posizione precisa per proteggere se stessi e la propria famiglia. In questo modo contribuirete a cambiare il mercato. Contribuite a mantenere la vostra Comunità esente da queste follie. Uno dei metodi più efficaci potrebbe essere quello di generare una campagna anti-OGM a scuola. Questo programma aiuterebbe a proteggere il settore più vulnerabile della popolazione: i bambini. I loro giovani corpi in rapida crescita certamente sono più sensibili alle potenziali tossine, agli allergeni e ai problemi nutrizionali connessi con gli alimenti OGM. In più, a causa dell’epidemia di obesità, diabete, di ADHD e di altri problemi, i pasti dei bambini, particolarmente delle refezioni scolastiche, dovrebbero essere tenuti sempre sotto un accuratissimo controllo.