03-07-2015
Chi è colpito da sciatica a causa di un'ernia lombare non trae benefici dall'assunzione di corticosteroidi. Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Jama da un team della Kaiser Permanente Northern California guidato dal dott. Harley Goldberg, che spiega: “molti pazienti con radicolopatia acuta del nervo sciatico lamentano dolore con disabilità, e per chi non recupera rapidamente sono spesso necessarie procedure invasive come le iniezioni epidurali di steroidi e la chirurgia vertebrale. Gli steroidi orali vengono usati da molti medici di famiglia e sono inseriti in alcune linee guida cliniche, ma l'assenza di studi svolti su casistiche sufficientemente ampie di pazienti con sciatica ne limita il razionale d'uso”.
I pazienti coinvolti erano 269 adulti affetti da ernia discale lombare, dolore radicolare persistente da tre mesi o meno e una significativa riduzione dell'Oswestry Disability (ODI), una scala utilizzata per quantificare la disabilità da lombalgia. I volontari sono stati randomizzati a ricevere placebo oppure uno steroide orale a scalare in 15 giorni (prednisone orale a 60, 40 e 20 mg da assumere per cinque giorni a ogni dosaggio). I ricercatori hanno verificato nel gruppo prednisone un miglioramento limitato nella funzione motoria espresso da una lieve variazione del punteggio ODI a 3 e a 52 settimane. Non c'era invece alcuna differenza rispetto al placebo nei punteggi dell'intensità del dolore agli arti inferiori. “Una motivazione importante per l'uso di steroidi orali è la potenziale riduzione della necessità di interventi invasivi, ma dai nostri dati non emergono differenze tra i gruppi in termini di chirurgia della colonna vertebrale a 52 settimane di follow-up”, conclude Goldberg.