07-07-2015
Bere caffè appena alzati non fa bene. Ingerirlo la mattina presto attenua l’effetto della caffeina e porta le persone a tollerarla di più, attenuandone così i benefici sul lungo periodo. La teoria è spiegata dal Washington Post che, a supporto, mostra anche un video realizzato dal popolare canale di YouTube ASAP Science. Tutto ruota attorno al cortisolo, detto anche ‘ormone dello stress’. Compare quando siamo sotto pressione o abbiamo paura: è, in sostanza, l’ormone che ci aiuta a svegliarci la mattina e ci lascia rilassati durante la notte. È una componente chiave del cosiddetto orologio circadiano. Il nostro corpo rilascia cortisolo tutto il giorno, ma i suoi picchi sono la mattina presto, a metà giornata e alla sera. Il problema è che la caffeina tende a interferire con la sua produzione: quando la assumiamo, il nostro organismo si affida più a lei che al cortisolo, emettendo meno quantità di ormone. Ma non solo: bere caffè quando il cortisolo è alto, ci induce a sviluppare tolleranza a lungo termine per la caffeina. Ecco perché i consumatori abituali di questa bevanda tendono ad avvertirne meno gli effetti.
Ma quali sono gli orari migliori, quindi, per bere caffè? Tenendo presente che la produzione massima di cortisolo avviene tra le 6 e le 10 del mattino (picco dalle 8 alle 9), ecco che l’orario più indicato per ottenere la massima performance dalla tazza di caffè risulta essere dalle 10 alle 12, oppure dalle 14 alle 17, dopo il secondo ‘pieno’ di cortisolo. In questo modo si potranno godere delle rinomate proprietà del caffè. Insomma: se volete restare svegli, a casa o in ufficio, resistete fino alle 10, poi lasciatevi andare alla meritata ‘pausa caffè’.