22-07-2015
La curcuma attraversa la barriera emato-encefalica presenta potenti proprietà neuroprotettive, portando i ricercatori a studiarla come una possibile alternativa ai farmaci nel trattamento di malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson. A differenza dei farmaci per il Parkinson, la curcumina, un polifenolo identificato come componente attivo principale della spezia curcuma, riduce l’infiammazione e il danno ossidativo a livello cerebrale. La curcumina ha anche dimostrato risultati promettenti per prevenire altri disturbi cerebrali, compresa la demenza, malattia di Huntington e malattia di Alzheimer. Il morbo di Parkinson è legato ad alcuni fattori di stile di vita, tra cui l’esposizione ai pesticidi, vernici e solventi, e a carenza di vitamina D; anche gli acidi grassi omega-3 (di origine animale) sono una potente difesa contro il Parkinson.