01-09-2015
La flora batterica gastrointestinale cambia radicalmente a seguito di un’ustione o di una ferita. Lo dice uno studio della Loyola University Chicago Health Sciences Division pubblicato su Plos One. Nei pazienti colpiti dalle ustioni si verifica un aumento significativo di Enterobatteri, una famiglia di batteri potenzialmente pericolosi. Allo stesso tempo si riducono quei batteri benefici che contrastano l’azione dei “colleghi”. Nei soggetti sani il tratto gastrointestinale contiene più di 100 trilioni di batteri che vivono in simbiosi offrendo una serie di vantaggi al nostro organismo. La rottura dell’equilibrio provoca uno stato di disbiosi, condizione collegata a una serie di malattie intestinali, obesità, artrite reumatoide e diabete. I ricercatori hanno esaminato campioni di feci di 4 pazienti gravemente ustionati, trattati presso il Medical Center della Loyola University. I campioni sono stati prelevati dai 5 ai 17 giorni dopo le ustioni e il microbioma ricavato è stato confrontato con quello di un gruppo di controllo costituito da 8 pazienti che avevano subito solo lievi ustioni. È emerso che nei pazienti gravemente ustionati gli Enterobatteri rappresentano in media il 31,9 per cento dei batteri del microbioma intestinale, mentre nei soggetti del gruppo di controllo la percentuale scendeva allo 0,5. Della famiglia di Enterobatteri fanno parte anche Escherichia coli e Salmonella. L’ipotesi dei ricercatori è che lo squilibrio batterico che viene a determinarsi a causa delle ustioni possa contribuire non poco al rischio di insorgenza di sepsi o di altre complicazioni infettive che provocano il 75 per cento dei decessi nei pazienti con gravi ustioni. Lo squilibrio potrebbe compromettere le pareti del tratto intestinale, garantendo ai batteri nocivi la possibilità di fuoriuscire dall’intestino e raggiungere così il flusso sanguigno.
http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0129996