04-10-2015
Il professor Sabin, in una delle sue tante interviste rilasciate prima di morire, ha parlato della vaccinazione antinfluenzale, così spesso raccomandata dalle Autorità Sanitarie, specialmente nelle persone anziane con malattie coronariche o respiratorie, con diabete o altre malattie croniche. Il professor Sabin esprime con decisione il suo giudizio d'inutilità. "Abbiamo vaccinato tanta gente da più di 40 anni e, secondo me, i vaccini non hanno assolutamente funzionato". Negli Stati Uniti, come anche altrove, dal 1970 in poi vi è stata una costante diminuzione del tasso di mortalità per polmonite e altre complicanze, ma questo non è dovuto a nessun vaccino in particolare, ma alla migliore assistenza verso i meno abbienti. "I medici possono essere indotti a somministrare antibiotici a scopo preventivo, ma questo è veramente dannoso", ha sottolineato ripetutamente Sabin.
Somministrare antibiotici per prevenire infezioni secondarie è inutile, perchè innanzitutto si è visto, già da molti anni, che il provvedimento non è preventivo e in secondo luogo la soppressione di batteri suscettibili all'antibiotico favorisce la moltiplicazione di germi resistenti con la possibilità di nuove infezioni, che poi sono molto più difficili da trattare. In caso di malattie virali, il medico può somministrare antibiotici solo quando il viraggio del quadro clinico, con ulteriore innalzamento febbrile, dolore toracico e leucocitosi, può far sospettare con alta probabilità che vi sia una super-infezione batterica.
Parlando del futuro, Sabin ha detto che personalmente non vede nessuna possibilità di controllo di quest'enorme quantità di malattie respiratorie, con dei vaccini; ha suggerito quindi un diverso tipo d'approccio. Nel dibattito che è seguito, lo scienziato ha sottolineato che molte conquiste per la salute, a cominciare dall'infanzia, si sono ottenute grazie alle migliori condizioni di vita e all'igiene.