11-10-2015
La cannella (Cinnamomum cassia) è un albero originario di Ceylon, Sri Lanka e India. La parte utilizzata della pianta per l’estrazione di olio essenziale, è costituita dalla corteccia del fusto e dei rami, privata delle parti più esterne e superficiali, liberata dal sughero e dalla maggior parte della corteccia primaria mediante raschiamento ed essiccata. La cannella mostra un’azione antibatterica e antifungina, promuove i processi digestivi, favorendo lo svuotamento gastrico. Stimola, inoltre, l’appetito e protegge lo stomaco dai danni dell’iperacidità. Tra le numerose attività tradizionalmente attribuite a questa pianta troviamo digestiva, antispasmodica, carminativa, antidiarroica, antibatterica. Altri studi ne hanno evidenziato l’azione antiossidante, antipiretica e l’effetto inibente l’Helicobacter pylori.
MIGLIORAMENTO DEL METABOLISMO DEL GLUCOSIO E DEI PARAMETRI LIPIDICI
Nella cannella è stato identificato un polifenolo, il MHCP, a cui è stata attribuita la proprietà ipoglicemizzante. Il MHCP, infatti, mimando l'azione dell'insulina, oltre a lavorare in sinergia con essa, ne attiva i recettori. Dopo alcuni esperimenti in vitro e in vivo, sono state testate le proprietà ipoglicemizzanti della cannella nell'uomo. In uno studio 60 persone di mezz'età, 30 maschi e 30 femmine, con diabete di tipo 2, sono state divise in 6 gruppi. I gruppi 1, 2 e 3 consumarono rispettivamente 1, 3 o 6 g al giorno di cannella, mentre ai gruppi 4, 5, 6 fu assegnato un placebo. Dopo 40 giorni i 3 gruppi che avevano assunto cannella mostrarono la riduzione della media di glicemia a digiuno (18-29%), trigliceridi (23-30%), colesterolo LDL (7-27%) e colesterolo totale (12-26%). Nel gruppo placebo non furono osservati cambiamenti significativi. Gli autori concludono affermando che l'aggiunta di cannella alla dieta dei soggetti affetti da diabete di tipo 2 può diminuire i fattori di rischio associati a questa patologia e alle malattie cardiovascolari.
In un altro studio, pubblicato nel 2006 sull'European Journal of Clinical Investigation, a 65 soggetti con diabete che seguivano solo la dieta o assumevano farmaci orali (non insulina) sono stati somministrati estratto di cannella (equivalente a 3 g al giorno) o un placebo per 4 mesi. I livelli di glicemia a digiuno (misurati dopo 8 o più ore dall'ingestione di alimenti o bevande) diminuirono del 10% nei soggetti che avevano assunto estratto di cannella, ma rimasero invariati nel gruppo placebo.
ATTIVITA’ DIGESTIVA
L'azione sull'apparato digerente si manifesta con la sollecitazione dei recettori gustativi (palato, lingua) e olfattivi (mucosa nasale), la secrezione salivare, gastrica ed enterica, migliorando i processi digestivi. Anche l'azione antispasmodica sulla muscolatura liscia partecipa all'azione digestiva.
AZIONE BATTERICIDA E ANTIFUNGINA
I primi studi sul potere battericida della cannella risalgono al 1887. Chamberland ne individuò la capacità di eliminare i patogeni, o di inibirne la replicazione, senza interferire negativamente con la flora saprofitica e simbiontica dell’intestino. Studi recenti in vitro hanno dimostrato la sua capacità di inibire lo sviluppo dell’Helicobacter pylori, responsabile di gastriti e ulcere.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16634838
http://care.diabetesjournals.org/content/26/12/3215.abstract