14-10-2015
Negli ultimi anni si è andato riscoprendo il valore dei rimedi naturali e la medicina ora si rivolge spesso alle piante curative: il loro effetto è lento, ma si è potuto provare scientificamente che danno i migliori risultati a lungo termine, soprattutto in caso di malattie croniche. Medicina e botanica sono sempre state strettamente legate e, nonostante in certi periodi la chimica farmaceutica fosse diventata la protagonista assoluta, oggi si nota che circa il 25% dei medicinali prescritti contiene per lo meno una pianta o qualche sostanza derivata dai vegetali, proporzione che va crescendo via via che si eseguono ricerche sulle piante medicinali e se ne aumenta la conoscenza. E' ormai un fatto che la scienza medica attuale non possa prescindere dai potenti farmaci di sintesi chimica oggi disponibili, ma certamente dovrebbe usarli con cautela, riservandoli ai casi più acuti o difficili: infatti alcune volte questi medicinali, capaci di procurare un sollievo immediato, non guariscono la malattia e addirittura arrivano a presentare notevoli effetti collaterali indesiderati.
"Primum non nocere": prima di tutto non far danno, dice una famosa sentenza medica. Soffri d'insonnia? Allora prova con la valeriana, con la passiflora o col biancospino, che non rallentano i riflessi e per di più non creano dipendenza come succede invece con i sedativi di sintesi chimica. Soffri di dolori reumatici? Tenta di alleviarli prima con l'arpagofito (artiglio del diavolo), il salice e il rosmarino, piuttosto che rischiare di procurarti una gastrite o un'ulcera con i farmaci antireumatici. Soffri di stitichezza cronica? Oltre a migliorare l'alimentazione, usa la malva o i semi di lino invece dei lassativi chimici, se vuoi evitare una colite cronica con una conseguente perdita di potassio. Dice un aforisma greco: "Prima la parola, poi la pianta e solo in ultimo il coltello"! Alcuni medicinali di sintesi chimica sono effettivamente dei "coltelli" che si potrebbero evitare ricorrendo saggiamente alla parola (dialogo, psicoterapia ecc.) o alle piante medicinali (fitoterapia). Sembrerà una verità scontata, ma la cosa migliore è senz'altro quella di condurre una vita sana e di alimentarsi in modo completo e corretto rispettando il proprio codice genetico. Regola fondamentale che non potrà mai essere soppiantata nè da piante medicinali, nè da farmaci.