CORRERE HA LO STESSO EFFETTO DELLA MARIJUANA.

01-11-2015

L’esercizio fisico mette di buonumore, è gratificante, aiuta a scaricare le tensioni e rende più felici, su questo non ci sono mai stati dubbi, ma mai nessuno si era azzardato a dire che correre avesse l’effetto della droga. Nessuno prima di un team di ricercatori di Oxford. La credenza più diffusa fino a oggi era infatti quella che fosse l’endorfina, l’ormone che regola il dolore e regala una ricompensa dopo lo sforzo, a rendere piacevole una corsa o, più in generale, l’attività fisica. Lo studio americano, condotto dall’Università di Oxford e pubblicato su Pnas ha smentito questa diffusa teoria. Studiando i topi dopo una corsa intensa indotta su una ruota, i ricercatori hanno notato che l’esecuzione dell’esercizio aumentava sia i livelli ematici di β-endorfina (un oppioide) che dell’anandamide (un endocannabinoide). Questa molecola chiamata anandamide attiva i recettori dei cannabinoidi, proprio come il Thc, la sostanza contenuta nella marijuana. Di conseguenza, i topi risultavano leggermente “sballati”, con minore ansia in risposta agli stress e meno sensibilità al dolore.
Gli studi condotti in passato avevano dimostrato come, negli atleti o comunque nelle persone che praticavano intensa attività sportiva (in prevalenza corsa), la produzione di beta-endorfine fosse più alta della media. Chi era meno allenato produceva invece una minore quantità di queste sostanze. I ricercatori di Oxford si sono accorti che le molecole di beta-endorfine presenti nel sangue dopo i test non raggiungevano una dimensione sufficiente da consentirgli di superare la barriera ematoencefalica, e quindi non potevano essere responsabili della sensazione di benessere apportato dal sistema nervoso centrale. Cosa che ha spinto i ricercatori a domandarsi cosa realmente si nascondesse dietro la sensazione di piacere prodotta dopo una corsa. Così, basandosi anche su altri studi condotti in precedenza, gli studiosi di Oxford si sono accorti che l’anandamide (che abbiamo visto aumenta durante l’attività fisica) è una molecola così piccola da riuscire ad attraversare la barriera ematoencefalica e scatenare nell’organismo la produzione di tetraidrocannabinolo, uno dei principi attivi della Cannabis. Cosa che ha portato a risposte sorprendenti durante gli stress test effettuati sui topi: misurando il loro livello di ansia e di sensibilità al dolore ci si è accorti di un aumento della tolleranza nei test comportamentali, per effetto di livelli ematici più alti. I risultati sono stati poi confermati da una controprova: dopo aver somministrato a un gruppo di topi un farmaco in grado di bloccare i recettori cerebrali, i ricettori degli endocannabinoidi non hanno prodotto gli stessi effetti benefici della corsa. Quale migliore notizia per prendere subito un paio di scarpe e iniziare a correre?

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