05-11-2015
L’effetto anticolesterolo delle statine non è collegato a una riduzione degli attacchi cardiaci e degli ictus. Ora si sa che uno di questi farmaci, il Vytorin (nome americano), non funziona neppure per lo scopo per cui è stato progettato; la riduzione delle placche arteriose. I media non possono più ignorare le prove crescenti che questi farmaci non sono una panacea. Uno studio ha dimostrato che per ogni cento persone che assumono statine per tre anni, solo l’1% evita la morte. Un altro studio suggerisce che per ottenere la suddetta percentuale occorrono 250 persone. Sembra inoltre che le statine non siano d’aiuto per le donne in menopausa, o per chiunque senza una storia di malattia cardiovascolare. Tuttavia, i medici stanno prescrivendo statine a tutti quelli con colesterolo elevato e a tutti i diabetici a prescindere dal loro livello di colesterolo. Il fatto che il 50 per cento di tutti gli ictus e attacchi cardiaci non abbiano assolutamente niente a che fare coi livelli elevati di colesterolo è un segreto ben custodito. Inoltre, questi farmaci provocano complicazioni importanti ed effetti secondari come carenza del fondamentale coenzima Q10 (CoQ10), che può condurre allo scompenso cardiaco congestizio, ad estremo affaticamento muscolare e persino a casi di rabdomiolisi, a disordini neurologici e perfino alla morte. Tutte le statine causano o promuovono il cancro negli animali di laboratorio.
Uno studio in particolare ha ottenuto risultati spaventosi: le statine provocano la soppressione significativa delle cellule immunitarie denominate cellule-T helper. Queste cellule svolgono un ruolo importante nella protezione contro cancro e infezioni fungine, batteriche e virali. La soppressione immunitaria era così potente che gli autori dello studio avrebbero persino suggerito di utilizzare le statine per impedire il rigetto degli organi trapiantati. I farmaci esaminati in questo studio includono Lipitor, Mevacor e Pravachol. La cronica soppressione immunitaria in milioni di persone, comporterebbe un rischio elevato di sviluppare il cancro per un numero tremendo di individui e per quelli già ammalati una progressione e diffusione inarrestabile dei loro cancri. Uno studio danese ha poi scoperto che l’assunzione a lungo termine delle statine favoriva da 4 a 14 volte più possibilità di sviluppare una degenerazione dei nervi periferici con difficoltà alla deambulazione e dolore alle estremità.
COMMENTO
C’è proprio poco da commentare. L’evidenza che le statine siano farmaci inutili e altamente pericolosi è ben risaputa da tempo ma, nonostante ciò, il lavaggio del cervello perpetrato da Big Pharma ai medici convenzionali è di tale portata che, come al solito senza approfondire il problema, i medici continuano a prescriverle inopportunamente e con ferrea convinzione. Il mito del colesterolo si sta lentamente sgretolando ma con grossa difficoltà in quanto fonte di incommensurabili guadagni. Se un eccesso di colesterolo incrementa di 3 volte il rischio cardiocircolatorio, un eccesso di omocisteina lo incrementa di 12 volte ma nessuno ne parla. L’eccesso di omocisteina è facilmente controllato assumendo acido folico, vitamina B12 e B6. Non potendole brevettare esse sono totalmente ignorate dall’industria farmaceutica disinteressata a creare un’altra malattia (come ha fatto col colesterolo) poco allettante economicamente.